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MACRO & MERCATI: ATTENTI ALLA CURVA APPIATTITA

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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di WSI.

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(WSI) –
Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono leggermente diminuiti sul tratto a breve termine, mentre sono stati relativamente stabili sul lungo, comportando un irripidimento dello spread 2-10 anni da 30 a 32pb. Sul monetario in calo il tasso overnight sceso ben al di sotto del 4% nel primo giorno di contrattazioni del quarto trimestre. Più stabile il tre mesi interbancario che si mantiene intorno al 4,75%. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,41%, il supporto a 4,30%. Negli Usa andamento dicotomico dei tassi mercato con in calo quelli decennali ed in rialzo i biennali, con appiattimento della curva di circa 7pb.

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L’andamento è stata la conseguenza del forte rally sui mercati azionari che ha portato l’indice Dow Jones ai massimi storici, paradossalmente proprio nella giornata in cui Citigroup, la più grande banca al mondo, ha annunciato un calo dei profitti del 60% nel terzo trimestre a causa di svalutazioni e perdite da trading pari a circa 6Mld$. Il titolo ha chiuso in rialzo di oltre il 2%. Più in generale il comparto dei finanziari ha presentato la migliore performance nell’indice S&P500, insieme al settore costruzioni (+4% circa). L’andamento riflette in buona misura l’impressione degli operatori che più i conti delle banche evidenziano penalizzazioni rilevanti e tanto più il peggio dovrebbe essere alle spalle. L’ottimismo inoltre è stato supportato anche dalle dichiarazioni di Greenspan secondo cui la fase di turbolenza sul mercato del credito potrebbe essere al termine. L’euforia sui mercati azionari è anche legata all’attesa di copiosi capitali in arrivo sui mercati azionari dai fondi governativi, tra cui quello recente cinese da 200Mld$, che ad esempio ha portato l’indice Hang Seng ai massimi storici. Sul fronte macro il settore manifatturiero è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al mese di agosto.

E’ probabile che l’impatto della crisi immobiliare Usa sulla crescita si farà sentire nei prossimi mesi ma nel frattempo gli operatori potrebbero continuare ad utilizzare il basso livello dei tassi come principale fattore di supporto per i mercati azionari. Nel breve il supporto sul decennale a quota 4,53% viene confermato.


Valute: l’impennata dei listini azionari ha attenuato le attese di tagli dei tassi da parte della Fed, pur rimanendo quest’ultimo lo scenario prevalente. Ne ha beneficiato il Dollaro dopo aver segnato l’ennesimo minimo vs. Euro. Considerazioni anche solo tecniche spingono a ritenere possibile la continuazione della fase di recupero del biglietto verde nel brevissimo termine fino a 1,4140. I dati sul mercato del lavoro di venerdì sono ovviamente decisivi ma l’impressione è che, nell’ipotesi di dati solo lievemente al di sotto delle attese, difficilmente il cross si spingerà per ora oltre la soglia di 1,43. Poco volatile lo Yen nei confronti del Dollaro, con il cross che si colloca sotto la resistenza 116. Verso Euro ieri si è assistito ad un deprezzamento fino alla resistenza 165, con successivo apprezzamento nel corso della notte. Il supporto più vicino passa da 162,75 circa.

Materie Prime: tra gli energetici in calo il greggio Wti poiché il margine di profitto delle raffinerie (crack spread) è sceso al livello più basso degli ultimi 11 mesi. In rialzo il gas naturale (+2,6%) su attese di domanda in aumento con l’arrivo della stagione autunnale. Positivi i metalli industriali guidati da piombo (+1,6%) e rame (+1,2%). Contrastati i preziosi, tra gli agricoli nuovo record del grano. Tra le soft, marcato rialzo del caffè (+4,8%) salito sui massimi degli ultimi 30 mesi a causa dei timori legati alla produzione brasiliana.

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