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MACRO & MERCATI: ALTRI DATI SUL REAL ESTATE USA

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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di WSI.

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(WSI) –
In area euro oggi è atteso il dato sugli ordinativi industriali e le vendite al dettaglio italiane di gennaio che, considerato il calo della produzione industriale di gennaio, potrebbero anch’esse scendere. Negli Usa attesi dati sul settore immobiliare, in particolare l’apertura di nuovi cantieri di febbraio importante per il computo del Pil. Le attese sono per un ridimensionamento rispetto al mese precedente.

Tassi di Interesse: in area euro ieri si è registrato un rialzo dei tassi che ha interessato tutta la curva, con lo spread sul tratto 2-10 anni che è tornato in negativo a –2 pb. In rialzo anche le breakeven inflation. Oggi gli operatori resteranno in attesa dei dati statunitensi sul settore immobiliare e del Fomc. Sul dieci anni la resistenza si colloca a 3,97%, mentre sul due anni a 3,96%. Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia della continuazione del recupero dei mercati azionari, spinti dalla prosecuzione del processo di acquisizioni e fusioni che da inizio anno ha raggiunto la cifra di circa 500Mld$, in netto recupero rispetto ai 387Mld$ dello stesso periodo del 2006.

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Nel frattempo la fiducia dei costruttori si è lievemente ridimensionata, verosimilmente a causa del timore di maggiore difficoltà all’accesso al credito da parte dei potenziali acquirenti di case dopo i problemi nel settore subprime. Si registra anche la continuazione del rialzo della breakeven inflation sul comparto quinquennale, arrivate ai massimi da fine agosto 2006. Per oggi l’attenzione potrebbe ritornare sul comparto immobiliare con tasso decennale che dovrebbe permanere nel range 4,55%-4,59%.

Valute: Euro in lieve deprezzamento verso Dollaro, rimanendo però sempre molto vicino alla soglia di 1,33. Ribadiamo la resistenza in prossimità del massimo di dicembre a 1,3370. Primo supporto a 1,3250. Yen in deprezzamento dopo che la Boj ha lasciato invariato il tasso di riferimento, sul timore che il prossimo rialzo non avvenga prima di alcuni mesi. Il deprezzamento è stato anche favorito dalla crescita della borsa giapponese, data l’accentuazione della correlazione inversa tra Yen e Nikkei (borsa positiva, Yen debole e viceversa). Verso Euro il cross ha toccato i massimi delle ultime due settimane. Il supporto si colloca a 155,80 mentre le resistenze più significative passano sopra 158, sebbene ve ne sia una intermedia a 157. Verso Dollaro le resistenze odierne si collocano a 118 e 118,40, il supporto è invece ben lontano a 116,25 circa.

Materie Prime: in calo il prezzo del greggio Wti a causa della bassa domanda Usa poiché le raffinerie stanno effettuando lavori di manutenzione in vista della stagione primaverile. Contrastati gli industriali: il rame è salito dopo una partenza in calo causata dal rialzo a sorpresa dei tassi cinesi nel week end per cercare di raffreddare l’economia. Successivamente ha recuperato complice il protrarsi del calo delle scorte annunciato dal Lme. Negativi invece lo zinco ed il nichel. Su questo ultimo Jinchuan Group, maggiore produttore cinese, ha dichiarato che i prezzi attuali sono illogici ed il forte aumento dell’ultimo periodo ha causato una serie di investimenti irrazionali nel settore. Inoltre nei prossimi anni è atteso un forte eccesso di offerta sul mercato. In ribasso gli agricoli sulle attese di un tempo favorevole al raccolto negli Usa.

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