Economia

Luna Revival Plan 2 passerà, ma c’è ancora confusione

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L’ecosistema Terra (Luna) “Revival Plan 2”, l’ultimo piano di ripresa proposto dal fondatore e CEO di Terraform Labs Do Kwon, che è stato messo ai voti la scorsa settimana, si avvicina alla scadenza ed è destinato ad essere confermato.

Questa mattina il 66,33% dei partecipanti ha votato a sostegno della proposta, il 20,83% si è astenuto, lo 0,36% ha votato “no”, mentre il 12,48% ha votato “no con veto”, il che suggerisce un forte disaccordo.

In particolare, i voti provenivano dal 76,41% di tutti i validatori, con meno del 24% dei restanti validatori che avevano meno di un giorno per votare.

La proposta ha un quorum del 40%, che è il numero minimo di validatori necessari per partecipare alla votazione. Inoltre, la soglia di approvazione è del 50% mentre la soglia di veto è del 33,4%.

Pertanto, nella sua fase attuale, la proposta è destinata ad essere approvata. E anche se tutto il restante 23,59% dei validatori che non hanno ancora partecipato votasse “no con veto”, non sarebbero in grado di raggiungere la soglia di veto richiesta.

Anche se la proposta è destinata a passare, c’è ancora una certa confusione nella comunità su cosa accadrà alla rete.

Un certo numero di membri della comunità si riferisce alla proposta come a un “hard fork”. Tuttavia, in un recente thread su Twitter, l’account ufficiale di Terra (Luna) ha chiarito che la proposta mira a creare una nuova blockchain.

“Recentemente, alcuni membri della comunità (inclusi alcuni di Terraform Labs) hanno fatto riferimento alla nuova blockchain proposta nella [Proposta] 1623 come a un “fork” anziché a una catena di genesi”, ha affermato Terra (Luna). “Il piano di rilancio non propone un “bivio” della filiera esistente, ma la creazione di una nuova”.

Nel campo delle criptovalute, un fork si riferisce ad un importante aggiornamento in un protocollo blockchain che crea due blockchain, una che mantiene il protocollo precedente e una che segue una nuova versione. In particolare, la nuova catena condividerebbe ancora la sua intera storia con la catena originale.

Tuttavia, poiché “Terra 2.0” non condividerebbe la sua storia con l’attuale catena Terra, teoricamente non sarebbe un fork della catena originale.

Vale la pena notare che la confusione è ampiamente giustificata poiché lo stesso Do Kwon ha usato la parola “fork” nella sua bozza iniziale. Da allora ha rimosso la parola dalla proposta durante un emendamento.

Come riportato, l’ultimo piano di rilancio di Do Kwon suggerisce di creare una nuova catena senza la stablecoin algoritmica terraUSD (UST), il cui peg failure ha portato al crollo dell’intero ecosistema.