Società

Luna e la cocaina, un modo dei poteri forti per attaccare Grillo

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Due dosi di coca, mezzo grammo per l’esattezza, trovate in possesso della figlia di Beppe Grillo, Luna, le sono valse una segnalazione alla prefettura di Rimini, dove la ragazza vive. Nessun reato ma illecito amministrativo, sì, con la conseguente possibile sospensione della patente e della validità dei documenti per espatriare.

La sera del 7 novembre Luna Grillo è stata fermata in auto per un controllo di routine da una volante in piazza Marvelli, a Rimini. È stata la ragazza stessa ad ammettere con i poliziotti di avere la cocaina e a consegnare loro due sacchetti, uno con 0,30, l’altro con 0,16 grammi di droga.

Sulla sua pagina Facebook il commento della diretta interessata: «Vorrei ringraziare chi mi sta vicino in questo momento… a volte si sbaglia nella vita… ed è giusto affrontarne le conseguenze…». Poi un accenno alla leggerezza commessa: «Quanto è vero che per esser troppo buoni si finisce col diventare fessi e irresponsabili… e col crearsi casini che non ci appartengono».

Incastrata da qualcuno?

La frase successiva della giovane, che rifiuta l’etichetta di cocainomane, lascia intendere proprio questo: «Spero con tutto il cuore che i responsabili di questa merda possano continuare a vivere nel peggiore dei modi».

Conscia che anche le vicende personali dei familiari assumono dimensioni inevitabilmente più grandi e imbarazzanti quando il padre si chiama Beppe Grillo e si trova impegnato da protagonista in una campagna elettorale che rischia seriamente di vincere, Luna chiede scusa per il suo errore e promette di andare avanti a testa alta, mentre in rete si moltiplicano i messaggi di solidarietà e la madre Sonia Toni, prima moglie del comico-politico genovese, avverte chi volesse approfittare della spiacevole vicenda per attaccare l’ex marito: «Vorrei soltanto ricordare a tutti gli avvoltoi che affonderanno le loro zampacce in questa situazione che in questo modo non faranno altro (come sempre del resto) che rafforzare il Movimento 5 Stelle».

Secondo la madre della ragazza, che è riminese, Luna si è semplicemente «fidata della persona sbagliata» e «ha peccato di ingenuità».

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