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Longevità, il risparmio previdenziale non la sottovaluti

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Per chi deciderà di costruire in autonomia il proprio risparmio previdenziale – e in futuro il declino della pensione pubblica incoraggerà sempre più questa scelta – capire quanto mettere da parte per vivere sereni al termine della fase lavorativa è un esercizio complicato da un fattore difficilmente prevedibile: quanti anni resteranno da vivere?
Una previsione troppo “ottimista” implicherebbe un accumulo più prudente e maggiori rinunce; all’opposto, attribuirsi un’aspettativa di vita troppo bassa incrementerebbe il rischio di “sopravvivere ai propri risparmi”, con un impatto negativo sullo stile di vita nella parte più vulnerabile della propria esistenza.

Con i progressi scientifici costanti, le previsioni attuali sull’aspettativa di vita potrebbero rivelarsi troppo modeste – e con una vita più lunga davanti, la scelta più logica sarebbe quella di destinare al risparmio previdenziale una maggiore quota del proprio reddito.

“Questo è il compromesso: o vivere uno stile di vita più generoso oggi accettando un orizzonte di pianificazione più breve o proteggere il proprio stile di vita in un futuro più lungo spendendo meno oggi”, ha scritto Wade Pfau, direttore dell’American College Center for Retirement Income.

Detto questo, poter approssimare nel modo più preciso l’aspettativa di vita aiuta a calcolare nel modo più efficace quanto risparmiare. Valutare la media nazionale, ha affermato Pfau, non basta: la tipologia di lavoro svolto, lo stile di vita, la longevità osservata nelle generazioni precedenti della propria famiglia sono tutti elementi da prendere in considerazione.

“Il fatto stesso che tu stia leggendo questo articolo un po’ tecnico sul reddito da pensione suggerisce che probabilmente hai un obiettivo a lungo termine e dovresti almeno aspettarti di vivere più a lungo della persona media (incidenti e malattie a parte)”, ha affermato l’autore, “questo significa che i dati di mortalità basati sulle medie della popolazione stanno sottostimando la tua potenziale longevità”. In questo caso, il suggerimento operativo sarebbe riconsiderare al rialzo la quota di risparmio destinata alla pensione.

Una proiezione della propria longevità

Per aiutarsi nella previsione della propria aspettativa di vita, la Società degli attuari statunitensi ha elaborato un semplice tool gratuito che permette di proiettare le probabilità di raggiungere determinati traguardi di età, sulla base dei dati della Social security americana.
Secondo questo strumento un 32enne maschio di oggi, non fumatore e in “eccellente” salute, raggiungerebbe i 95 anni in un caso su tre e i 90 anni con una probabilità del 56%.