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LODO MONDADORI, OGGI UDIENZA SU SOSPENSIONE PAGAMENTO A CIR

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(WSI) – Si terrà oggi davanti ai giudici della Corte d’Appello di Milano l’udienza in camera di consiglio per la decisione definitiva sull’istanza di sospensione presentata da Fininvest contro il pagamento di un risarcimento di 750 milioni di euro a Cir per la vicenda del cosiddetto Lodo Mondadori.

La sentenza che condanna Fininvest al maxi-risarcimento era stata emessa dal giudice del Tribunale di Milano Raimondo Mesiano il 3 ottobre scorso. La vicenda si incentrava su presunte sentenze comprate che avevano assegnato il gruppo editoriale di Segrate alla Fininvest nella battaglia legale che nella seconda metà degli anni ’80 aveva opposto Silvio Berlusconi al gruppo di Carlo De Benedetti. Nel processo Berlusconi era stato prosciolto per intervenuta prescrizione.

I legali di Finivest hanno presentato ricorso contro la sentenza di Mesiano e hanno anche chiesto di sospendere il pagamento del risarcimento. In attesa dell’udienza di oggi questo è stato congelato. Tuttavia, nelle loro memorie, i legali di Cir hanno rilevato che l’immediata applicazione della sentenza sul Lodo Mondadori non porta alcun danno irreparabile per Fininvest nè esiste evidenza che l’appello si concluderà a favore della holding della famiglia Berlusconi.

Secondo Cir, in particolare, non esistono i due requisiti fondamentali per la sospensione: evidenza sulla fondatezza dell’appello e danno grave per la parte. Oggi a piazza Affari i titoli delle società collegate al gruppo di Cologno Monzese sono tutti in calo: Mondadori (-2,58% a 2,83 euro), Mediaset (-0,59% a 5,06 euro), Mediolanum (-2% a 4,32 euro).

Invece Cir e Cofide salgono rispettivamente dello 0,62% a 1,62 euro e dello 0,35% a 0,57 euro. A sostenere i due titoli il giudizio di Ubs che ha alzato i target price, rispettivamente a 2 euro da 1,65 euro e a 0,85 euro da 0,7 euro. Per entrambe la raccomandazione resta buy.

Secondo gli esperti, Cir continua infatti ad avere un management team eccellente e un’alta qualità del portafoglio. La preferita tra le holding italiane di Ubs resta comunque Exor (-0,23%), per la quasi assenza di debito a livello di holding, la ristrutturazione di Fiat e la potenziale acquisizione di Fideuram.

Gli analisti in questo caso hanno un giudizio buy e un target price rivisto a 20,1 euro da 18,5 euro. Ubs ha confermato buy anche su Italmobiliare (target da 38 a 42,4 euro), mentre su Camfin gli esperti hanno ribadito neutral, pur incrementando il target da 0,28 a 0,33 euro per la crescita del Nav di Pirelli, che rappresenta il 100% del Nav totale di Camfin.

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