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Libro sul raid contro Bin Laden: Pentagono prepara azioni legali

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Washington – Il Pentagono non ci sta a vedere uscire un libro – quel ‘No easy day’ scritto da un Navy Seal che racconta il giorno del raid contro Bin Laden – che rischia di mettere in dubbio la versione ufficiale della morte dello sceicco del terrore. E minaccia l’autore, Matt Bissonnette (il libro è scritto sotto lo pseudonimo di Mark Owen) di azioni legali perché si trova “in sostanziale violazione degli accordi di non divulgazione” di informazioni sensibili firmati da tutti i membri del commando.

Effettivamente, da quando è stato reso noto il nome dell’autore, lui ha ricevuto minacce di morte su alcuni siti legati ad Al Qaeda. Ma a spaventare il dipartimento di difesa Usa è più che altro il fatto che la versione raccontata da Bissonnette è diversa da quella resa nota dal governo nel maggio 2011.

Tra le anticipazioni diffuse nei giorni scorsi c’è il fatto che Bin Laden non sarebbe stato ucciso nel corso in un conflitto a fuoco – come finora raccontato – ma quando il commando di soldati Usa entrò nella sua camera da letto lo trovò già morette con una pallottola che lo aveva colpito alla testa. Lo trovò inoltre disarmato, visto che le uniche armi presenti erano su di un comodino ed erano scariche.

Nonostante ciò, alcuni membri del commando spararono alcune raffiche che finirono l’ex leader di al Qaida. I Navy Seal – secondo tale versione – avrebbero quindi rotto le regole di ingaggio, che erano quelle di prendere Osama
vivo se non ci fosse stata la necessità di sparare ed ucciderlo.

Così il Pentagono cerca di spaventare l’ex ‘Rambo’ minacciando ricorsi contro di lui e contro tutti coloro che hanno collaborato con lui alla realizzazione del libro. “Ulteriori diffusioni del contenuto del suo libro – dice infine il legale del dipartimento americano alla Difesa – aggraverebbero la sua posizione”.

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