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LE SPERANZE EMERGENTI AFFIDATE AI NEXT 11

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) –Archiviato il triennio di crescita esplosiva degli indici di borsa emergenti idealmente rappresentati dai mercati azionari dei quattro paesi Bric, per destinare parte dei propri investimenti sulle aree emergenti in via di sviluppo si potrebbe puntare secondo Goldman Sachs sui cosiddetti Next 11, ovvero sui prossimi 11 paesi candidati a svilupparsi economicamente con tassi di crescita a doppia cifra. Una nuova scommessa su cui al momento pesa l’andamento negativo dei mercati azionari; e i dubbi aumentano guardando al -63% realizzato nell’ultimo anno dalla piazza di Ho Chi Minh. Tuttavia una soluzione sembra essere rappresentata da un nuovo certificato di investimento a capitale protetto, proposto in collocamento da BNP Paribas fino al 18 luglio.

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Il certificato, un Equity Protection Cap della durata di tre anni, è indicizzato ad un paniere composto da un indice emergente e dai tassi di cambio delle valute di tre mercati emergenti rispetto all’Euro. La componente valutaria è rappresentata dal peso messicano, la rupia indonesiana e la lira turca, pesate per il 25% ciascuna nel basket. Le speranze di ripetere l’exploit realizzato da Brasile, Russia , India e Cina sono invece affidate al DAXglobal Emerging 11, un indice ideato dalla Deutsche Boerse esattamente un anno fa, composto dalle 40 maggiori società di Vietnam, Indonesia, Pakistan, Corea del Sud, Turchia, Messico e Filippine.
Tutti i paesi tranne il Messico sono rappresentati da azioni quotate sulle principali borse valori in ciascun paese. I componenti dell’indice che rappresentano il Messico sono basati su ricevute di deposito americane negoziate sulle borse di New York, AMEX e Nasdaq. Con riferimento al Vietnam sono infine considerate solo le azioni quotate sul Ho Chi Minh City Securities Trading centre. Il numero di società per ciascun paese è determinato in base al rispettivo prodotto interno lordo. L’indice, espresso in dollari americani, da inizio anno è in calo del 17% ma simulando i rendimenti degli ultimi cinque anni si evidenzia una crescita del 217%.

Passando alla struttura del certificato, l’obiettivo di investimento proposto è di partecipare più che proporzionalmente ( il coefficiente di partecipazione alla performance positiva sarà compreso tra il 150 e il 175% e sarà fissato al momento dell’emissione) alla crescita del paniere emergente fino ad una performance positiva massima del 75% ( pari al 25% annualizzato) e nel contempo di proteggere l’80% del capitale iniziale da un eventuale ribasso. Per fare qualche esempio, se a scadenza il livello finale del paniere sarà superiore al livello iniziale di un 30%, si riceverà un rimborso pari ai 1000 euro nominali maggiorati di un guadagno del 45% se la partecipazione verrà fissata al 150% o del 52,5% se sarà stabilita al 175%. In ogni caso non si potrà beneficiare di un guadagno superiore al Cap previsto. Nell’ipotesi che il livello finale del paniere sarà inferiore a quello iniziale si riceverà un rimborso pari al nominale diminuito dell’effettiva percentuale negativa riportata dal paniere fino ad una perdita massima del 20%. Oltre tale soglia il capitale verrà protetto.

Il certificato al termine del collocamento ( soggetto ad una commissione massima del 7,5%) verrà quotato sul Luxembourg Stock Exchange.

Per maggiori dettagli o informazioni vi invitiamo a scriverci sul Forum di WSI o a visitare il nostro sito specializzato www.certificatiederivati.it.