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Le borse credono nel si dell’Irlanda, su l’euro

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Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i derivati sui principali indici della borsa americana viaggiano con decisione sopra i livelli di parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza positiva all’indomani di una seduta poco mossa.

Intanto i listini europei sono sui massimi di giornata. Tutti scommettono che l’Irlanda sia pronta ad abbassare la testa e accettare gli aiuti di Ue, Bce e Fmi I cui rappresentanti sono in spedizione a Dublino. Nel frattempo il ministro francese dell’economia, Christine Lagarde, ha fatto intendere che gli aiuti non saranno senza condizione sostenendo che “non vi siano rischi di una disgregazione di Eurolandia”. Scemati – per ora – i timori per il rischio contagio, anche l’euro.

Brutte indicazioni invece per il dollaro. Secondo JP Morgan la divisa Usa potrebbe diventare infatti la più debole del mondo , a causa dell’allentamento monetario messo in atto dalla Federal Reserve.

L’altro fattore a cui si guarda e’ il ritorno in borsa di General Motors, dopo poco più di due anni dal ritiro per una profonda crisi societaria. Si tratta della maggiore Ipo della storia Usa.

L’attesa e’ anche per l’arrivo di nuovi dati economici dal fronte degli Stati Uniti.

Tornando all’Irlanda, ha parlato anche il governatore della banca centrale irlandese Patrick Honan, affermando che l’Irlanda potrebbe richiedere all’Unione europea e al Fondo Monetario Internazionale un prestito “molto sostanzioso” nell’ordine di “decine di miliardi di euro .

Insomma, tutte queste dichiarazioni riportano un po’ di ottimismo sui mercati, angosciati nei giorni precedenti dai presagi più neri sul futuro dell’Europa intera.

Detto questo, pochi minuti fa il cancelliere tedesco Angela Merkel ha affermato che in caso di eventuali aiuti ai paesi dell’eurozona, anche i creditori dei titoli di stato dovrebbero farsi carico dei costi e partecipare dunque alle operazioni di salvataggio.

A Piazza Affari, attenzione oggi a Fiat e allo sbarco della Fiat Cinquecento in America , paese dove il Lingotto fa il suo ritorno dopo 27 anni.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna dicembre sono in rialzo dell’1.73% a quota $81.83 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna +1.53% a $1356.20 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro e’ in rialzo dello 0.93% a quota $1.3655.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scambia in progresso di 11.80 punti (+1%) a quota 1189.30.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 24.25 punti (+1.16%) in area 2121.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 85 punti a quota 11080 (+0.77%).