Economia

Lagarde apre a nuovi rialzi tassi: “Inflazione non ha raggiunto ancora il picco”

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La strada dei tassi di interesse della zona euro sembra tutta in salita. Questo almeno è quanto si deduce, analizzando le ultime dichiarazioni della presidente della Bce Christine Lagarde che ieri, parlando al Parlamento europeo, ha spiegato che l’inflazione della zona euro non ha ancora raggiunto l’apice e il rischio è che cresca anche oltre a quanto previsto oggi.

“Vorrei che il dato di ottobre fosse il picco, ma mi spiace non seguirei questa strada, c’è troppa incertezza sulla trasmissione dei costi dell’energia al livello retail per assumere che l’inflazione ha già raggiunto il picco”, ha detto ai parlamentari. “Nel lungo termine l’inflazione scenderà fosse solo per la nostra politica monetaria, tuttavia il rischio per i prezzi è al rialzo attualmente”, ha aggiunto, confermando la scelta della Bce di procedere a un nuovo aumento dei tassi a dicembre nonostante il rallentamento dell’economia in corso.

Picco inflazione: c’è chi non la pensa come Lagarde

Insomma, il messaggio sembra chiaro. La lotta all’inflazione non è ancora finita. D’altronde gli ultimi dati, quelli riferiti a ottobre, hanno mostrato un aumento al 10,6% ad ottobre, in aumento rispetto al 9,9% di settembre. Un anno prima, il tasso era del 4,1%.

Va detto tuttavia che all’interno della Bce non tutti sono d’accordo con le parole di Lagarde. È il caso del numero due dell’istituto di Francoforte Luis de Guindos, che qualche giorno fa ha detto di ritenere il tasso di inflazione già al picco massimo “forse un punto decimale sopra o sotto”.

Al di là delle spaccature, la decisione della Bce di rivedere nuovamente al rialzo il costo del denaro nella prossima riunione di dicembre è decisa. Si tratta solo di capire, l’entità dei rialzi: ovvero 50 o 75 punti base.

Dopo dicembre, secondo il numero uno di Francoforte, le decisioni saranno prese ‘riunione del consiglio dei governatori dopo riunione’ sui dati che via saranno a disposizione. Aggiungendo che, come è noto, ‘non forniremo alcun tipo di ‘guidance” sulle scelte future. “Quanto dobbiamo andare oltre e quanto velocemente dobbiamo arrivarci dipenderà dalle nostre prospettive aggiornate, dalla persistenza degli shock, dalla reazione delle aspettative salariali e di inflazione e dalla nostra valutazione della trasmissione del nostro orientamento politico”.

Italia: “Riforme per Pnrr grande opportunità per Italia”

Un capitolo a parte è stato poi riservato all’Italia, maggior destinatario dei fondi del Pnrr, che include “una serie di misure, una serie di cambiamenti che devono avvenire”. “La nostra speranza dal punto di vista della politica monetaria è che tali misure vengano attuate per aiutare l’economia italiana ad affrontare le difficoltà che è stata la prima ad affrontare quando il Covid ha iniziato a colpire”. “Credo che sia una grande opportunità per dimostrare che dal punto di vista di bilancio e strutturale” ci può essere una “forte determinazione a trainare l’Italia in una situazione economica migliore”, ha detto la presidente Bce. “Trovo appropriato e tempestivo che l’Italia abbia per la prima volta una prima ministra donna e le auguro il meglio nello sforzo di guidare effettivamente l’economia italiana”.

In Italia “sono stati compiuti progressi significativi negli ultimi due anni, in particolare in termini di riforme strutturali, di miglioramento della produttività dell’economia italiana, di conseguenza aumentando la sua produzione potenziale. Si spera che quelle misure strutturali rimarranno per lungo tempo. Questo sarà necessario per dimostrare la loro efficienza per l’economia”, ha segnalato Lagarde, chiarendo di non voler commentare l’attuale situazione politica italiana: “Non lo faccio mai e non lo farò certamente per l’Italia”.

Vale la pena ricordare, a questo proposito, che la premier Giorgia Meloni ha ribadito, pochi giorni fa, la necessità di ridiscutere con Bruxelles il Pnrr.