Società

LA SETTIMANA A WALL STREET: TUTTE LE CHIUSURE

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SETTIMANA DAL 6 AL 10 NOVEMBRE 2000

Settimana estremamente volatile sui mercati americani dopo le polemiche createsi attorno alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. L’incertezza sull’esito del voto ha infatti spinto in negativo i principali indici di borsa: il Nasdaq Composite ha chiuso con un ribasso di oltre il 12% appena sopra quota 3.000 punti, mentre il Dow Jones ha registrato un calo contenuto a poco meno del 2%.

In questo clima di sospensione, mentre tra il fronte repubblicano e democratico iniziano gli scambi di fendenti, gli investitori hanno preferito fare un prudente passo indietro.

“Le speculazioni sull’esito del voto non hanno acceso le contrattazioni – ha dichiarato Michael Lyons, senior trader di Morgan Stanley – nessuno puo’ sapere come andra’ a finire. Siamo come di fronte a una ruota che gira, aspettando di vedere dove vada a fermarsi”.

In occasione delle elezioni presidenziali Usa, Wall Street Italia ha preparato in esclusiva per i suoi lettori uno speciale contenente tutti gli articoli, le opinioni e le reazioni al voto negli Stati Uniti:

ELEZIONI USA: SPECIALE WALL STREET
ITALIA

ARTICOLI DI POLITICA

ARTICOLI DI FINANZA

Bush,
valige pronte…

Strategie di
tarding per l’elezione…

Arriva
la carica degli avvocati

Bush o Gore:
reazione dei settori…

Bush in
testa ma non e’ finita

Da Zurigo i
derivati Bush e Gore

Vincitore
nessuno

Morgan
Stanley, va bene status quo

Respinto
ricorso elettori

Il mercato e
il nuovo Congresso

Gore
vuole nuove elezioni in…

La parita’
fa bene al business

Le gaffe
dei presidenti europei

I
farmaceutici scelgono Bush

Reno
valuta intervento in Florida

Chi tifa
Bush a Piazza Affari

La Casa
Bianca puo’ attendere

L’euro e’ a
una svolta

Annullati
19.000 voti in Florida

Primo
vincitore e’ Alan Greenspan

Lo
scontro minuto per minuto

AmEx tifa
per Greenspan

Lo
scontro Stato per Stato

Bush
gioverebbe a settore difesa UE

La veglia
rischia di finire domani

Wall Street
preferisce poteri separati…

Bush-Gore,
decide la Florida

Bush non fa
bene all’euro, …

La
Florida deve rifare i conti

I dubbi di
Bush dell’economista

a

Studio: i
democratici fanno bene al…

a

Se vince Bush,
nuova prosperita’ …

a

I titoli che
potrebbero guadagnare

a

Le esigenze
della Nuova Economia

 

Impatto su
settore aerospaziale UE

Ad appesantire il clima si e’ inserito a fine settimana Dell Computer Corp. (DELL) che, pur avendo chiuso il terzo trimestre con utili al di sopra delle aspettative del mercato, ha annunciato nella mattinata di venerdi’ di aver ridotto al 20% le stime di crescita sulle vendite relative al 2001.

L’annuncio del secondo produttore di personal computer ha trascinato in perdita tutto il settore influenzando particolarmente il colosso Intel Corp. (INTC) che chiude la settimana in ribasso di oltre il 18% rispetto a venerdi’ scorso.

Ordini di vendita anche su Walt Disney Co. (DIS) dopo che gli analisti di Wall Street hanno espresso alcune preoccupazioni sulla diminuzione dei profitti derivanti dalla pubblicita’. Subito dopo l’annuncio, la banca d’affari Merrill Lynch ne ha ridotto il rating sul breve termine da “Accumulate” a “Neutral”.

Sul fronte macroeconomico, gli investitori hanno mostrato poco interesse sui dati diffusi nel corso della settimana.

Spicca tra gli altri il dato relativo all’indice dei prezzi alla produzione che nel mese di ottobre una crescita dello 0,4%. Il ‘core rate’, ovvero l’indice depurato dalle componenti piu’ volatili, quali il settore alimentare e quello dell’energia, e’ tuttavia in flessione dello 0,1%.

Ecco di seguito i principali dati economici attesi per la prossima settimana:

INDICATORI

MESE*

DATA

STIME

PRECEDENTE

Vendite al dettaglio

ottobre

14/11

+0,1%

+0,9%

Scorte di magazzino

settembre

15/11

+0,4%

ND

Produzione industriale

ottobre

15/11

+0,2%

+0,2%

Indice prezzi al consumo

ottobre

16/11

+0,2%

+0,5%

Nuove case

ottobre

17/11

1,55 mln

1,53 mln

*mese o periodo di riferimento

Sul fronte valutario, la moneta unica europea non ha registrato forti variazioni rispetto alla settimana scorsa chiudendo venerdi’ in ribasso dello 0,49%; per un biglietto verde occorrevano venerdi circa 2.250 lire.

In rialzo invece il prezzo del greggio dopo che gli analisti hanno espresso alcune preoccupazioni su possibili nuovi interventi dell’OPEC, l’organizzazione dei Paesi esportatori, per ridurre la produzione il prossimo anno.

Al Mercantile Exchange di New York, il contratto future sul greggio con scadenza dicembre 2000 ha chiuso venerdi’ a quota $34,020 al barile, in rialzo del 4,35% rispetto alla settimana scorsa.

Ulteriori dati possono essere reperiti negli articoli sulla chiusura dei mercati americani di lunedi’ 6, martedi’ 7, mercoledi’ 8 , giovedi’ 9 e venerdi’ 10.

Ecco come si sono comportati gli indici nel corso della settimana:

DATA

NASDAQ*

DOW JONES*

S&P 500*

06/11/2000

3.416,21

10.977,21

1.432,19

07/11/2000

3.415,79

10.952,18

1.431,87

08/11/2000

3.231,70

10.907,06

1.409,28

09/11/2000

3.200,35

10.834,25

1.400,14

10/11/2000

3.028,99

10.602,95

1.365,98

*(per i grafici degli indici: Nasdaq, Dow Jones, S&P 500)