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LA LEGA: EURO DA BUTTARE. IL 70% RIVUOLE LA LIRA

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(WSI) – La vittoria del no in Francia e in Olanda contro la nuova costituzione europea ha fatto riemergere gli euroscettici. E i nostalgici della lira. Il quotidiano della Lega La Padania ha dedicato addirittura la copertina e quattro pagine per spiegare che «tornare alla lira si può, ecco come». In realtà, La Padania riporta l’articolo 60 del Trattato Ue che prevede come ogni Stato membro possa decidere di recedere dall’Unione. Ma non dalla moneta comune per la quale non è prevista alcuna clausola di uscita.

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La Lega tuttavia non si rassegna e ieri il suo capogruppo alla Camera Andrea Gibelli ha anticipato che il 19 giugno da Pontida il Carroccio lancerà una proposta contro l’euro elaborata dal ministro per le Riforme Roberto Calderoli. La Lega, da sempre nemica della moneta unica, ha elencato tutti gli svantaggi derivati dall’introduzione dell’euro avvenuta il primo di gennaio del 2002. Il più grande e tangibile è quello dell’aumento dei prezzi dovuto alla speculazione che ha calcolato un euro pari a mille lire.

La stessa cosa è avvenuta in Germania, un euro uguale un marco anziché due come prevede il cambio ufficiale, al punto che un sondaggio pubblicato dalla rivista Stern ha rivelato che il 56% dei tedeschi si dichiara a favore di una ritorno alla vecchia moneta nazionale. In Italia la questione dell’euro ha spesso diviso maggioranza e opposizione ma nessuno è mai arrivato a chiederne l’abolizione. Per l’economista vicino a Romano Prodi, Patrizio Bianchi, l’uscita dalla moneta unica è «inimmaginabile». Il viceministro al Tesoro Giuseppe Vegas definisce l’abbandono dell’euro un «suicidio politico» e ricorda ai fanatici della lira i nefasti effetti sulla nostra economia: si pagherebbero immediatamente tassi molto elevati sullo stock di debito pubblico (solo di interesse 70 miliardi di euro all’anno) e sui mutui delle case facendo crollare il mercato immobiliare.

Contrarie anche le associazioni dei consumatori – «una follia il ritorno alla lira» – e contestano anche il dato diffuso dalla Lega che attesta a quota 70% la percentuale degli italiani stanchi della moneta unica. Per Rosario Trafiletti della Federconsumatori l’euro ormai è diventato il «capro espiatorio» dietro il quale si cerca di «camuffare una serie di altri problemi».

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