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La Germania alza il tiro, ora vuole la testa di Trichet

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Dopo la decisione della Bce di comprare asset dai Paesi in difficolta’ per alleviare i grattacapi a livello di liquidita’ della zona euro, e’ partita la rivolta verbale di alcuni politici tedeschi. Tant’e’ che uno dei principali deputati ha chiesto le dimissioni del numero uno francese.

Frank Schaeffler, un economista del Partito Liberale Democratico tedesco, ha detto che Axel Weber, il capo della Bundesbank, dovrebbe rimpiazzare l’ex capo della Banca Centrale francese.

In un’intervista rilasciata al Handelsblatt Monday, Schaeffler ha dichiarato che un acquisto di asset spazzatura sara’ la “ghigliottina” dell’euro e dunque una tale operazione va fermata prima che sia troppo tardi.

Ma Trichet continua per la sua strada e non sembra essere troppo preoccupato dalle grandi spese del governo e sta spingendo per un consolidamenteo fiscale in Europa. Su quest’ultimo punto e’ d’accordo anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, che ritiene una stretta delle normative fiscali dell’area un passo fondamentale per raggiungere la stabilita’ della moneta unica, che altrimenti rischia di perdere una credibilita’ gia’ scalfita dagli ultimi eventi.

Il 10 maggio, la notte in cui l’euro ha rischiato di ridursi a carta straccia, la Banca Centrale Europea ha deciso di acquistare sul mercato i titoli di Stato dei Paesi piu’ in crisi. Si e’ trattato di una decisione rivoluzionaria, che contrasta con il tradizionale rigore monetario della Bce, il cui obiettivo principale e’ sempre stato quello di scongiurare pericoli inflativi.

Quel giorno alle due di notte, dopo undici ore di colloqui, i ministri delle Finanze dell’Unione Europea trovarano un accordo per intervenire in difesa della moneta unica, varando un maxipiano di aiuti in extremis da 750 miliardi di euro.