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La corsa dell’euro innervosisce, parla Juncker

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BORSE EUROPEE

(WSI) – Avvio positivo per le borse europee sulla scia dei guadagni di Wall Street dopo la pubblicazione delle minute della Fed, dalle quali emerge l’intenzione di interventi a sostegno della ripresa dell’economia americana.

Il sentiment degli operatori è favorito anche da Intel, che ha rivisto al rialzo margini e vendite attese per il quarto trimestre. Buoni segnali anche dal gruppo olandese dei semiconduttori Asml, che ha chiuso il 3Q10 con utili e ricavi in crescita e sopra le attese del mercato e si attende riscontri positivi anche per il quarto trimestre.

PIAZZA AFFARI

Apertura in rialzo per Piazza Affari, con l’indice FTSE/MIB in area 20.830 pts. Attenzione rivolta questa mattina a Danieli, che punta a chiudere l’esercizio 2010-2011 con un ebitda compreso fra EUR290-310 mln e ricavi fra 2.900 e 3.000 mln. Il portafoglio ordini è atteso a 3.000-3.300 mln.

Occhi puntati anche su Lottomatica dopo che la controllata GTech Corporation ha firmato l’estensione di quattro anni del contratto con Florida Lottery, che genererà ricavi per GTech tra i USD135,0 mln e i USD145,0 mln. L’accordo prevede anche che GTech installi e curi la manutenzione di ulteriori 500 macchine selfservice, oltre ad altri servizi di assistenza, consulenze e formazione.

Da monitorare anche Eni, sotto pressione ieri per via delle indiscrezioni su una guidance più prudente rispetto a quelle degli analisti sui conti. Infine, attenzione a Pop. Milano dopo che ieri il Cda ha dato il via libera alla proposta per rilevare il 51% di Banca Monte Parma dalla Fondazione Monte Parma per EUR156,0 mln.

Banco Popolare (EUR4,285): nonostante le smentite dell’istituto, il mercato continua ad ipotizzare che sia auspicabile un aumento di capitale.

L’Espresso (EUR1,621): il presidente Carlo De Benedetti ha detto che la diffusione e la pubblicità dei quotidiani e dei periodici del gruppo stanno andando molto bene.

Telecom Italia (EUR1,04): da stampa, è in trattative per rilevare le attività in America Latina di Sprint Nextel in Brasile, Argentina e Cile. L’operazione potrebbe coinvolgere Deutsche Telekom, che da almeno un paio d’anni avrebbe Sprint nel mirino. Anche in questo caso le attività in America Latina potrebbero essere cedute.

MACROECONOMIA

Secondo quanto emerso dai verbali della riunione della Fed del 21 settembre, l’esitante ripresa dell’economia Usa potrebbe presto necessitare di una spinta e vanno pesate le diverse maniere per darla,inclusa l’adozione di un obiettivo del livello dei prezzi. La Fed ha valutato sia di acquistare altri titoli di Stato a lungo termine per abbassare il costo del denaro sia di aumentare le aspettative di inflazione per spingere i consumi attuali.

Il Fomc ha pubblicato il punto di vista dei suoi membri proprio nel momento in cui si è intensificato il dibattito su come la politica monetaria accomodante della Fed stia spingendo al ribasso il dollaro favorendo invece le valute di molte economie emergenti.

In Giappone, gli ordini di macchinari in agosto sono saliti del 10,1% su base tendenziale, sorprendendo il mercato che si aspettava un declino del 3,7%. L’agenda macro di oggi prevede la produzione industriale di agosto nell’Area Euro, attesa in crescita dello 0,8% rispetto al dato invariato di luglio, e i prezzi all’importazione e all’esportazione di settembre in Usa.

CAMBI E COMMODITIES

Sul mercato dei cambi, il dollaro ha subito forti pressioni di vendita ed il cambio con l’euro sembra pronto ad infrangere nuovamente al rialzo la soglia di 1,40, dopo aver toccato la settimana scorsa il massimo da otto mesi a 1,4028 e dopo che le minute della Fed hanno rafforzato l’attesa diun ulteriore allentamento quantitativo. Tuttavia la corsa della moneta unica è frenata dalle dichiarazioni del capo dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, che ha affermato di non essere contento di un euro a questi livelli.

Intorno alle 09:00 l’Eur/Usd scambia a 1,3960, mentre lo yen quotaa 114,20 sulla moneta unica e a 81,80 nei confronti del dollaro. Sul fronte delle commodities, il greggio ha superato gli USD82,0 al barile dopo il rialzo delle importazioni da parte della Cina il mese scorso, mentre il dollaro debole e l’attesa di stimoli economici da parte degli Usa,primo consumatore, ha spinto all’investimento in materie prime.

L’oro infine si è riportato sopra la soglia dei USD 1.350 per oncia, non lontanodai picchi di alcuni giorni fa a USD1.364,60 per oncia.

OBBLIGAZIONI E MONETARIO

Avvio negativo per l’obbligazionario europeo, in vista di una partenza in rialzo dell’azionario. I titoli del Tesoro Usa hanno chiuso la seduta newyorkese in lieve ribasso, dopo che la deludente domanda del titolo a 3 anni ha innescato timori sull’andamento dei collocamenti inagenda in settimana. A contenere il calo sono comunque intervenute le minute della Fed che con le prospettive di acquisti di Treasuries hanno sostenuto il mercato.

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