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La Bce e l’ipotesi di tassi fermi fino a fine anno

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(WSI) –Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva con continuazione del calo degli spread dei titoli periferici. La riunione della Bce come nelle attese si è conclusa senza modifiche del livello dei tassi.

E’ stata annunciata l’estensione delle operazioni di rifinanziamento a 3 mesi a tasso fisso e con piena allocazione delle richieste fino a settembre, mentre il capo della Bce non ha voluto commentare sul programma di acquisto di bond, sottolineando piuttosto che non si tratta di easing quantitativo in quanto la liquidità immessa viene sterilizzata ed inoltre si tratta di misure temporanee.

Lo staff della Bce ha rilasciato le nuove stime di crescita ed inflazione che vedono una revisione al rialzo del Pil nel 2010 (valore medio del range 1% da 0,8%), mentre sono state ridotte quelle del 2011 (1,2% da 1,5%). Riviste al rialzo le stime di l’inflazione sia per il 2010 (valore medio del range 1,5% da 1,2%) sia per il 2011 (1,6% da 1,5%), a causa principalmente del rialzo dei prezzi energetici.

Per il momento ribadiamo l’ipotesi di un mantenimento dei tassi fermi fino alla fine dell’anno. Sul fronte emissioni hanno ricevuto ottima accoglienza le emissioni dei Bill italiani a 3 e 12 mesi. In Ungheria l’asta sui Bill a 12 mesi di ieri non ha registrato un buon risultato: su 50 Mld fiorini offerti ne sono stati collocati 35 Mld.

Oggi avremo le aste in Italia sul nuovo titolo a 5 anni per 3-4 Mld€ e sui titoli 2017, 2037 per 2-3 Mld€. In Germania la Corte costituzionale ha rigettato il ricorso per il blocco della partecipazione del paese al fondo anti crisi. Intanto in Spagna continua il processo di fusione tra le casse di risparmio.

Secondo Wsj, Caja Madrid sta negoziando con Bancaja ed altre cinque casse per portare avanti questo processo. Sempre in Spagna il ministro delle finanze ha dichiarato di non aver fatto richiesta di aiuti all’Ue. Sul fronte macro, segnaliamo il buon dato sulla produzione industriale italiana di aprile, che ha visto un buon andamento del settore dei trasporti, elettronico e tessile.

Il Pil italiano del primo trimestre ha registrato un contributo positivo da parte di esportazioni nette ed investimenti, mentre nullo resta il contributo dei consumi privati. Negli Usa tassi di mercato in marcato rialzo soprattutto sulla parte a lungo termine, sulla scia del rialzo di circa il 3% dell’indice S&P500, cui hanno contribuito tutti i principali settori, a partire da quello energetico fino a quello industriale e finanziario.

Il migliorato clima è in parte attribuibile al maggior ottimismo anche in area Euro, dopo la buona accoglienza delle aste di alcuni paesi come ad esempio Italia e Spagna. Il titolo Bp ha ieri messo a segno un rialzo di circa il 12%, malgrado l’indiscrezione riportata oggi da Wsj della possibilità di una riduzione o di un differimento del dividendo. Su questo tema verrà ufficializzata la decisione il prossimo 27 luglio.

Notizie positive sono arrivate dal fronte emergente, dove la produzione industriale indiana di aprile è risultata migliore delle attese. Buona accoglienza ieri per l’emissione da 13Mld$ del titolo trentennale. Oggi l’attenzione sarà focalizzata soprattutto sui dati sulle vendite al dettaglio di maggio.

Valute: euro in apprezzamento verso dollaro sulla scia del clima più disteso. La prima resistenza si colloca in area 1,2120-1,2150. Primo supporto a quota 1,1920. Deprezzamento dello yen vs euro e dollaro durante la notte grazie al buon andamento delle borse asiatiche ed Usa. Verso euro il cross ha raggiunto una resistenza dinamica collocata a 111,50. Tale valore costituisce il livello di riferimento odierno, oltre il quale potrebbe avvenire un’accelerazione del cross. Il cross vs dollaro continua a stazionare sopra il supporto 91.

Stabile lo yuan cinese vs dollaro. Si intensificano le richieste Usa di un apprezzamento della valuta cinese per consentire un recupero dell’economia globale più bilanciato e contrastare l’inflazione in aumento nella terza economia al mondo. In Cina il Cpi di maggio è salito ai massimi da 19 mesi al 3,1% a/a, sopra il 3% di limite di guardia stabilito dal governo.

Materie Prime: tra gli energetici in rialzo il greggio Wti (+1,5%) sulla scia delle borse Usa. Male il gas naturale (-0,6%). Contrastati i metalli industriali con il rialzo del rame (+1,1%) ed il calo dello zinco (-2%). Contrastati anche i preziosi con il calo dell’oro (-0,6%) ed il rialzo dell’argento (+0,9%). Tra gli agricoli bene il caffè (+1,9%) su segnali di calo della produzione a livello globale.

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