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L’EURO CALA PERCHE’ IL CARRY TRADE PASSA DA DOLLARO A YEN

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva portando lo spread 2-10 anni a 197 pb da 194. Continua a salire il differenziale sul decennale Grecia-Germania portatosi a 249 pb da 228 dopo che in Grecia il piano di risanamento annunciato dal presidente non è stato ben accolto dai sindacati che hanno annunciato 24 ore di sciopero per domani.

Il membro della Bce Nowotny ha dichiarato che se lo scenario inflattivo resta immutato non ci sarà alcun motivo per alzare i tassi nel prossimo futuro. In Germania l’indice Zew di dicembre ha registrato un lieve calo della componente prospettica, mentre quella corrente pur rimanendo negativa ha evidenziato un miglioramento. L’istituto economico Ifo tedesco ha alzato le stime di crescita della Germania per il 2010 portandole all’1,7% dal -0,3% stimato a giugno, grazie ad un recupero delle esportazioni e dei consumi che dovrebbero beneficiare del taglio delle tasse pianificato dal governo. La Grecia ha collocato privatamente presso cinque banche titoli a cinque anni a tasso variabile (Euribor 6 mesi +250pb) per 2 Mld€.

La banca centrale svedese ha mantenuto il tasso di riferimento fermo allo 0,25%, confermando l’intenzione di mantenere i tassi fermi fino all’autunno del 2010, quando potrebbe essere possibile un ritorno a livelli più normali. Oggi è attesa l’ultima asta a dodici mesi della Bce che a differenza delle altre sarà a tasso variabile. Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla parte a lungo termine.

I dati macro pubblicati ieri hanno fornito un quadro positivo per il trimestre in corso ma con qualche ombra invece per i prossimi mesi. Da un lato infatti la produzione industriale di novembre ha segnato un progresso mensile dello 0,8%, dall’altro lato l’indice del settore manifatturiero di New York e l’indice della fiducia dei costruttori di dicembre hanno segnato un calo. I dati verosimilmente fotografano quello che potrebbe essere un tema caratterizzante del primo trimestre: da un lato l’effetto miglioramento determinato da segnali di maggiore tranquillità sui mercati finanziari e dall’altro invece i segnali di perdurante difficoltà dal lato dei consumatori.

Oggi l’attenzione sarà focalizzata sulla riunione della Fed. Non sono attese modifiche sul fronte tassi ma eventualmente solo lievi miglioramenti nella descrizione del quadro macro dopo i recenti dati su mercato del lavoro e delle vendite al dettaglio. Dovrebbe essere mantenuto l’impegno a mantenere i tassi fermi per un periodo esteso di tempo seppur condizionato. Nel breve resistenza sul decennale a 3,60%.

Valute: Dollaro in deciso apprezzamento vs. Euro fino alla soglia di 1,45. Sulla valuta unica pesano due fattori principali: 1) la percezione di miglioramento del quadro Usa sia finanziario (si veda il rimborso degli aiuti da parte delle banche) sia macro (si vedano i dati sul mercato del lavoro e sulla crescita), a fronte invece di segnali di difficoltà in area euro sia sul fronte finanziario sia economico; 2) lo spostamento delle posizioni di carry trade dal Dollaro allo Yen con verosimilmente anche parziale chiusura delle stesse posizioni in coda d’anno, per verificare quale sarà il quadro ad inizio 2010 ed eventualmente ripristinarle, questa volta però anche esse presumibilmente in Yen, area dove l’ipotesi di tassi prossimi a zero per diverso tempo viene percepita come più sicura rispetto agli Usa.

Nel breve il supporto chiave si colloca a 1,4450 e verosimilmente il momento della verità per gli operatori arriverà dopo il comunicato questa sera della Fed. Il Dollaro ieri si è apprezzato anche nei confronti dello Yen, con il cross giunto in prossimità della resistenza 89,80-90. Per oggi un livello di resistenza ulteriore si colloca a 90,85 circa. Yen in deprezzamento anche verso Euro, sebbene durante la notte abbia un po’ recuperato il terreno perduto nella giornata precedente. Restano validi i livelli citati ieri: resistenza a 131,60 ed il supporto a 130,45.

Materie Prime: dopo nove giorni consecutivi di calo, il greggio Wti (+1,7%) mette a segno un rimbalzo, favorito dalla revisione al rialzo della domanda 2010 attesa dai membri dell’Opec e dalla produzione industriale Usa oltre le attese. Rialzo più marcato per il gas naturale (+3,6%). Tra i metalli industriali in rialzo il piombo (+0,9%), negativo l’alluminio (-1,1%). Tra i preziosi bene l’argento (+0,7%), leggermente negativo l’oro (-0,1%). Tra gli agricoli cala lo zucchero (-1,9%) dopo che l’India, principale consumatore mondiale, ha annunciato di non avere fatto acquisti all’estero negli ultimi 45 giorni. In calo anche il grano (-1,2%). In rialzo il caffè (+0,9%).

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