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L’ECONOMIA USA CERCA LA RIPARTENZA (A FATICA)

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(WSI) – In area Euro, in settimana l’evento più atteso sarà la riunione della Bce e soprattutto il successivo intervento di Trichet. Negli Usa molto atteso il dato Ism non manifatturiero di aprile, tenuto a confermare la sostanziale tenuta dell’indica intorno all’importante soglia dei 50 punti. Atteso questa notte anche un discorso di Bernanke sul tema dei pignoramenti immobiliari.

Tassi di interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con un rialzo dei tassi che ha interessato tutta la curva sulla scia del mercato obbligazionario statunitense. Il differenziale sul 2-10 anni è salito a 37 pb dai 36 pb del giorno prima. Restano elevate le tensioni sul mercato monetario. Il tasso Euribor tre mesi è stato fissato a 4,85%, avvicinandosi così lentamente ai massimi di 4,95% registrati a dicembre.

Intanto la Bce ha annunciato che incrementerà l’ammontare delle operazioni di rifinanziamento in Dollari a 25 Mld$ in asta quindicinale, mentre i finanziamenti avranno durata ventotto giorno. Inoltre l’istituto ha affermato che continuerà ad iniettare liquidità in Dollari fino a quando il consiglio di governo lo riterrà necessario. Sul fronte macro, il Pmi manifatturiero di aprile dell’intera area è rimasto poco sopra la soglia dei 50. In calo invece il dato spagnolo ed italiano, rimasto sotto i 50, penalizzato soprattutto dalla componente nuovi ordinativi.

Oggi i mercati in assenza di dati europei, resteranno in attesa di quelli statunitensi. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,24% ed il supporto a 4,15%. Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia dei dati sul mercato del lavoro di aprile che hanno evidenziato una perdita di posti di lavoro nel settore non agricolo (per il quarto mese consecutivo), in misura però inferiore rispetto alle attese. La negativa dinamica occupazionale appare pertanto essere più blanda e graduale se confrontata con i precedenti due periodi recessivi (2001 e 1991).

Allo stesso tempo si è registrato anche un calo del tasso di disoccupazione (da 5,1% a 5%), questa volta senza l’impatto discorsivo di un’anomala dinamica della forza lavoro. Il dato di aprile tuttavia continua ad evidenziare come il rallentamento della crescita economia stia continuando. In questa direzione il calo delle ore di straordinario (da 4 a 3,9, minimo da gennaio 2002) oltre al ridimensionamento della pressione salariale (da 3,7% a 3,4% a/a, minimo da gennaio 2006). Il dato di aprile potrebbe essere sottoposto a revisioni non trascurabili, visto che la percentuale di coloro che hanno risposto al sondaggio si è attestata al 67% da circa 75% in occasione del dato preliminare di marzo.

Allo stesso tempo la Fed ha annunciato un ampliamento della procedura di iniezione di liquidità denominata TAF (Term Auction Facility) portando l’ammontare delle aste bisettimanali da 50 a 75Mld$. Inoltre sono state prorogate ed aumentate le linee di swap in Dollari con Bce e banca centrale svizzera, allargando anche la tipologia di collateral accettato. Per oggi la principale resistenza sul decennale si colloca a 3,90%.

Valute: Dollaro in lieve apprezzamento verso Euro dopo aver anche provato nel corso della giornata a forare al ribasso il supporto a 1,54. Gli operatori speculativi hanno drasticamente mutato il loro orientamento sul biglietto verde presentando ora posizioni nette combinate corte di Euro vs. Dollaro, per la prima volta da fine 2005. Nel breve rimane rilevante il supporto a 1,5370. Yen poco mosso durante la notte in una sessione caratterizzata dalla chiusura dei mercati giapponesi per festività. Venerdì il rialzo delle borse ha portato ad un deprezzamento dello Yen in modo particolare verso Dollaro, con il cross salito al di sopra della soglia 105. Per oggi la resistenza si colloca a 105,70, il supporto a 104,80.
Materie Prime: forte rialzo del greggio, salito di oltre 3$ dopo i dati macro Usa migliori delle attese e rinnovate tensioni nel nord dell’Iraq tra la Turchia ed i ribelli curdi. Tra i metalli industriali forte rimbalzo del rame (+2,3%) su proseguimenti degli scioperi in Cile, dopo il forte calo del giorno precedente. Rimbalzo anche per i metalli preziosi sulla speculazione che l’apprezzamento del Dollaro sia giunto al capolinea. Infine tra gli agricoli segnaliamo il rialzo della soia (+2,7%) su rinnovate tensioni in Argentina tra gli agricoltori ed il governo.

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