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L’ ECONOMIA AMERICANA CRESCE, LAVORO AVANTI ADAGIO

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L’economia statunitense non sembra voler proprio rallentare la propria corsa. Archiviata una seconda parte del 2003 decisamente positiva, gli Stati Uniti avanzano nel nuovo anno con “una attività economica che ha continuato a espandersi a gennaio e febbraio”.

A sostenerlo è la Federal Reserve, la quale nel Beige Book, consueta analisi della Banca Centrale sulla salute economica dei vari distretti Usa, osserva come – nella seconda metà di gennaio e nel mese di febbraio – l’incremento dell’ economia sia stato progressivo e su base diffusa in coda ad una buona stagione di spese da parte dei consumatori, ad una avanzata del settore dei servizi – trasporti in particolare – e a una crescita del comparto manifatturiero, già tra i più colpiti dalla recessione vissuta dal Paese nel 2001. Accanto a questi risultati spicca, poi, un leggero risveglio anche per il mercato del lavoro, cresciuto “lentamente” su quasi tutto il territorio.

TIRANO CONSUMI, SERVIZI E INDUSTRIA. In base alle rilevazioni del Beige Book, infatti, si è registrato un miglioramento sostanziale, con i dodici distretti produttivi in cui viene diviso il Paese a segnalare una certa crescita. Tra le diversezone, “segni di accelerazione” vengono manifestati da quelli di Richmond, Dallas e New York. “Le spese sostenute per i consumi – si legge sul rapporto – sono cresciute nella maggior parte dei distretti. Ci sono state maggiori vendite in tutti – viene osservato ancora – ad eccezione di St.Louis che ha riportato un lieve calo”.

Tra i vari settori, “in contrasto con la crescita generale delle vendite commerciali, quelle di auto sono rallentate nella maggior parte dei distretti” mentre bene è andato il comparto turistico, “avanzato rispetto allo scorso inverno”. Oltre ai consumi, bene anche il settore manifatturiero – “che ha continuato a crescere in tutti i distretti ad eccezione di Cleveland dove è rimasto fermo” – e quello dei servizi che “si è espanso” in maniera sensibile.

TIMIDI SEGNI DA MERCATO LAVORO. Vera spina nel fianco dell’America e dell’Amministrazione Bush, l’occupazione, secondo il Beige Book, ha cominciato a mostrare timidi segni di ripresa. “L’occupazione – vine constatato – è cresciuta lentamente”, mentre i salari e le retribuzioni “sono cresciuti leggermente”. Il Beige Book odierno potrà servire come base delle discussioni degli uomini della Fed al prossimo Federal Open Market Committee in programma il 16 marzo.

Sul tavolo, come sempre, la politica monetaria adottata dall’istituto di Washington. Proprio ieri il presidente della Banca centrale americana, Alan Greenspan, aveva osservato che il costo del denaro – fermo all’1%, ai minimi da 46 anni – dovrà essere rialzato “a un certo punto”.