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L’AUMENTO DEI PREZZI DEL CIBO «E’ UN SILENZIOSO OMICIDIO DI MASSA»

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(WSI) – L’aumento globale dei prezzi del cibo sta conducendo a un «silenzioso omicidio di massa». Lo ha detto l’inviato delle Nazioni Unite per il cibo, Jean Ziegler, relatore speciale Onu sul diritto al cibo, spiegando che la crescita nei biocarburanti, le speculazioni sui mercati e i sussidi all’esportazione dell’Unione Europea, significano che l’Occidente è responsabile per la morte per fame nei paesi più poveri. Ziegler ha detto di voler sottolineare la “follia” di chi pensa che la fame dipenda dal fato. «E’ un omicidio di massa silenzioso», ha ribadito in un’intervista al giornale austriaco Kurier am Sonntag.

«I POVERI SI RIBELLERANNO» – Ziegler ha accusato la globalizzazione di «accentrare il monopolio fra i ricchi della Terra» e ha detto che le multinazionali sono responsabili di una sorta di «violenza strutturale». Ziegler ha detto di ritenere che un giorno la gente che muore di fame potrebbe ribellarsi contro i suoi persecutori. «E’ possibile proprio come lo fu la Rivoluzione francese», ha detto.

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BAN KI-MOON: «SERVONO MISURE URGENTI» – Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha invitato la comunità internazionale a prendere in tempi brevi misure per arrestare l’aumento del prezzo dei generi alimentari. In occasione dell’apertura della conferenza internazionale sullo sviluppo organizzata dall’Onu in Ghana, Ban Ki Moon ha osservato che la situazione «è molto preoccupante» e pone particolari problemi a molti paesi, soprattutto in Africa.

AUMENTI DEL 40% IN UN ANNO – L’aumento del prezzo degli alimentari è salito nel corso di un anno di circa il 40% scatenando sommosse in diversi paesi africani come Camerun, Egitto, Burkina faso. Ban dovrebbe incontare anche il presidente del Ghana John Kufuor. Alla vigilia del vertice, Ban ki Moon ha detto che con Kufour discuterà diverse “crisi regionali, dallo Zimbabwe, al Darfur al Kenya”.

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