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L’ ANNO DEL TOPO SPAVENTA LE BORSE ASIATICHE

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(WSI) – Tony Tan, astrologo ed ex broker di Dbs Securities, ha fatto guadagnare i suoi clienti nel 2007 consigliando loro di puntare sull’azionario asiatico, in quanto avrebbe registrato performance stratosferiche nell’anno del maiale. Per il 2008, anno del topo, iniziato la settimana scorsa secondo il calendario lunare cinese, Tan prevede invece ribassi. «Gli investitori dovranno essere rapidi, proprio come i ratti – ha detto Tan, fondatore della Harmony Academy of Chinese Metaphysics – perché sarà un anno caratterizzato da un’elevata concorrenza».

L’astrologia cinese, basata su una tradizione filosofica e astronomica risalente a oltre 3000 anni fa, conta 12 animali che, combinandosi con i cinque elementi, definiscono ciascun anno, creando un ciclo di 60 anni. Quest’anno, il topo, una creatura di «acqua», si combina con il ciclo della «terra», dando luogo a una combinazione instabile.

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Le Borse sono già in caduta libera. L’indice Msci Asia Pacific ha perso il 9% a gennaio, segnando la sua peggiore prestazione mensile dal settembre 2001, dopo un rialzo del 12 l’anno scorso. I benchmark in 11 delle 14 maggiori Borse del Continente, compresi quelle di Cina, Hong Kong e Singapore, hanno toccato i loro massimi storici nell’anno del maiale.

Tan prevede che i mercati toccheranno il fondo ad aprile, un mese pericoloso per l’azionario a causa della collisione di vari elementi. I prezzi potrebbero poi rimbalzare, senza però toccare nuovi massimi. Anche i precedenti sono significativi. Nell’ultimo anno della «collisione» ratto-terra, fra il 10 febbraio 1948 e il 28 gennaio 1949, la Cina era divisa dalla guerra civile e il Giappone si stava riprendendo dalla sconfitta nella seconda guerra mondiale; mentre nell’anno del topo del ciclo più recente, dal 19 febbraio 1996 al 6 febbraio 1997, l’indice Msci Asia perse il 19 per cento.

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