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Italiani: ricchi come i tedeschi, ma povertà avanza

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ROMA (WSI) – Italiani ricchi come i tedeschi ma salari piu’ bassi di circa 10 mila euro annui, mentre un italiano su sei e’ povero contro uno su cinque nella media dell’eurozona: cresce infatti la povertà al 16,5% contro il 13% della media europea.

Se si guarda ai salari, mentre nell’area euro il reddito lordo medio ‘familiare’ si attesta a 37.843 euro, nel nostro paese scende a 34.344 euro, contro i 43.531 euro della Germania, i 36.918 euro della Francia, peggio di noi la Spagna a 31.329 euro.

Lo spiega la Bce. Nella classifica, in testa il Belgio con 49.536 euro: l’Italia si situa al nono posto su un totale di 15 paesi, mentre il valore ‘mediano’ registra 28.600 euro, circa 2.400 euro al mese, contro il valore della Germania che segna invece 3000 euro al mese. Il nostro paese ha avuto per molti anni un tasso di risparmio elevato, negli ultimi anni però la propensione al risparmio e’ calata, a parire dal 1990.

La proprietà dell’abitazione di residenza caratterizza il 60% delle famiglie europee, con il 44% della Germania, il 48% dell’Austria e superiori all’80% in Portogallo, Spagna, e Slovacchia. Nel nostro paese sono oltre il 70% i possessori di abitazioni di proprietà.

Si assiste inoltre ad una profonda eterogeneita’ negli investimenti finanziari delle famiglie: in Germania sono molto diffusi i fondi comuni, in Francia le azioni, in Italia obbligazioni e i titoli di Stato.

Da un punto di vista della ‘concentrazione’ dei redditi inoltre, Francia, Germania, Italia e Spagna, presentano livelli di concentrazione intermedi (con indici tra 0,35 e 0,39). Maggiori diseguaglianze in Portogallo(0,43) e Belgio (0,46), mentre e’ piu’ bassa in Slovacchia e Paesi Bassi (0,30).

Sul fronte dell’indebitamento delle famiglie l’area euro registra il 44% delel famiglie, che si confronta con il 65% di Cipro e e i Paesi Bassi, contro il valore piu’ basso dell’Italia: 25%.

In media i debiti sono il 22% dell’attivo delle famiglie, il costo sostenuto per il pagamento dei debito e’ di circa il 14% del reddito, in Italia e’ di circa il 13,2%. L’indagine mostra inoltre che la crescita della ricchezza delle famiglie italiane e’ stata notevole per decenni, ed ha subito un arresto solo negli ultimi anni. Il valore medio della ricchezza netta e’ piu’ basso per i nuclei con capofamiglia giovane, crescono tra i 55 e i 64 anni. l’indebitamento invece mostra valori crescenti fino a 44 anni.

Quanto alla composizione delle famiglie, nell’are euro sono composte in media da 2,3 persone, in Italia da 2,5. Famiglie di minori dimensioni in Germania, Finlandia e Austria, piu’ numeorse a Cipro, in Slovacchia e Malta. Le famiglie cosiddette ‘monocomponente’ rappresentano il 30% dell’area euro, in Italia sono circa un quarto delle famiglie, contro il 40% di Austria, Germania e Finlandia. La percentuale di capifamiglia con meno di 35 anni e’ in media il 16%, con una quota minima in Italia (9%) e massima in Finlandia (22%).Un quarto dei capifamiglia possiede una laurea, in Italia il 12%. Quanto all’occupazione, poco piu’ del 40% della popolazione dell’area euro e’ occupata, che diventa il 60% per i capifamiglia, in Italia solo il 57% dei capifamiglia e’ occupata, in Germania lavorano oltre il 45% dei componenti (37,7% in Italia). (ASCA)