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Iss: Covid è responsabile diretto della morte per l’89% dei positivi deceduti

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Per lungo tempo si è discusso della possibilità che numerosi decessi etichettati come causati dal coronavirus potessero essere dovuti, in verità, a patologie pregresse.
L’Istat e l’Istituto superiore di Sanità hanno fornito alcuni dati statistici interessanti per comprendere come, per la stragrande maggioranza dei deceduti cui era stato diagnosticato il Sars-Cov2, fosse stato proprio il virus a causare direttamente la morte.

Lo sottolinea l’aggiornamento del rapporto Istat-Istituto superiore di sanità sull”Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità: cause di morte dei deceduti positivi a Sars-Cov-2′.

Il Covid-19 “è la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei decessi di persone positive al test Sars-Cov-2” ha affermato l’Iss, precisando che, per la parte restante le cause del decesso sono state, nell’ordine, “le malattie cardiovascolari (4,6%), i tumori (2,4%), le patologie del sistema respiratorio (1%), il diabete (0,6%), le demenze e le malattie dell’apparato digerente (rispettivamente 0,6% e 0,5%)”.

Concause: frequenti, ma non determinanti

Il rapporto ha chiarito che l’infezione può “rivelarsi fatale anche in assenza di concause. Non ci sono infatti concause di morte preesistenti a Covid-19 nel 28,2% dei decessi analizzati, percentuale simile nei due sessi e nelle diverse classi di età. Solo nella classe di età 0-49 anni la percentuale di decessi senza concause è più bassa, pari al 18%”.

“Il 71,8% dei decessi di persone positive al test per Sars-Cov-2 ha almeno una concausa: il 31,3% ne ha una, il 26,8% due e il 13,7% ha tre o più concause”, precisa il rapporto.
La presenza di concause, insomma, è decisamente frequente nei pazienti deceduti con il Covid-19, tuttavia, ha chiarito l’Iss, è quest’ultimo il diretto responsabile della maggioranza delle morti.