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IPO: NEL 2002 MERCATO CAUTO, MA IN RIPRESA

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Il mercato delle IPO inizia l’anno nuovo in sordina. Solo 33 matricole sono pronte a essere messe sul mercato, contro le 154 in attesa di collocamento all’inizio del 2001.

Secondo i dati della societa’ di ricerca Dealogic Commscan, il settore piu’ attivo sembra essere quello della sanita’, con 10 IPO valutate $741 milioni.

Il collocamento piu’ ingente, invece dovrebbe essere quello di Verizon Wireless, joint venture di Verizon Communications (VZ – Nyse) e Vodafone Group (VOD – Nyse), valutata $5 miliardi.

Bo Yaghmaie e Alex Lynch – legali dello studio Wilson Goodrich & Rosati, specializzato in IPO – prevedono che la ripresa del mercato delle offerte iniziali si fara’ sentire soprattutto nei primi due trimestri e pensano che sebbene la prima parte dell’anno sara’ dominata dalla biotecnologia, la tecnologia dell’informazione continuera’ ad avere un ruolo importante.

Anche David Menlow di IPOfinancial.com ritiene che le banche d’affari si siano trovate costrette a rimandare vari collocamenti nel 2001, ma che ora dovranno accelerare le offerte per far fronte alla richiesta.

L’anno scorso, infatti, hanno visto la luce solo 93 IPO contro le 458 offerte iniziali del 2000 e le 549 IPO del 1999.

Nonostante siano sfumati nel 2001 i guadagni percentuali a tripla cifra del primo giorno di contrattazione del titolo, le matricole collocate sui listini hanno registrato mediamente – secondo Dealogic – un guadagno del 14% contro la perdita del 21% del Nasdaq Composite, del 7% del Dow Jones e del 13% dello S&P 500.

I risultati del 2001, pero’, sono in parte dovuti alle riduzioni di prezzo iniziale delle offerte nel tentativo di attrarre gli investitori, tattica pressoche’ opposta a quella adottata nel periodo d’oro delle IPO.

Nel 2001, a fare la parte del leone nel mercato delle IPO e’ stato ancora il settore high tech, che ha registrato un guadagno del 41,1% con 20 matricole; segue il comparto assicurativo con il 19,9% e 5 IPO; quindi i servizi professionali con un guadagno del 19,8% e 5 IPO, e infine la sanita’, le cui 29 matricole sono aumentate mediamente del 17,2% .

Meno fortunato il comparto petrolifero le cui 11 IPO l’anno scorso hanno perso mediamente il 4,8%, contro il guadagno del 15% raccolto dalle 12 societa’ del settore collocate sui listini americani nel 2000.

Il 90% delle offerte iniziali del 2001 sono state portate in borsa dalle cinque maggiori banche d’affari USA e tra queste il primo posto per ammontare raccolto – $12,8 miliardi – e numero totale di IPO – 15 – spetta a Goldman Sachs (GS – Nyse).

Morgan Stanley (MWD – Nyse), con $9 miliardi raccolti attraverso 9 offerte iniziali, ha conquistato invece la seconda posizione, spingendo al terzo posto CS First Boston con $6 miliardi e 13 IPO.

Sono seguite Citigroup (C – Nyse) con 5 IPO e $4,6 miliardi e Lehman Brothers (LEH – Nyse) che, collocando 9 matricole per un valore di $1,7 miliardi, ha scalzato dalla quinta posizione Merrill Lynch (MER – Nyse).