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IPO: E’ LA VOLTA DI JOHN HANCOCK (ASSICURAZIONI)

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John Hancock Financial Services (JHF) lancera’ oggi una Ipo da 1,7 miliardi di dollari.

La societa’ assicurativa mettera’ sul mercato 102 milioni di azioni a 17 dollari l’una il che porta a una capitalizzazione di 5,6 miliardi di dollari con 331,7 milioni di azioni non esercitate.

Dal punto di vista dei bilanci, la societa’ ha registrato un declino nei margini di profitto, dichiarando utili di 409 milioni di dollari nei primi nove mesi del 1999, contro i 443 milioni di dollari dell’anno precedente. Il fatturato, invece e’ cresciuto di 700 milioni di dollari per lo stesso periodo, a 5,8 milioni di dollari.

Proprio per questi risultati, gli analisti non prevedono un debutto strabiliante, ma piuttosto una crescita graduale.

Adam Klauber, che segue il settore assicurativo per Cochran, Caronia & Co., ritiene che l’entrata sul mercato di Hancock, al momento in cui altre societa’ assicurative sono in lista per una Ipo, quali Axa Financial (ACA) e MetLife (MET), e’ un tentativo per rimanere concorrenziali con le compagnie in piu’ rapida crescita nel settore, in particolar modo Lincoln National (LNC) e Jefferson-Pilot (JP).

“Quotarsi in borsa,” sottolinea Klauber, “dara’ a Hancock un migliore accesso ai capitali e la costringera’ ad essere piu’ aggressiva”.

Oggi dovrebbe essere la giornata anche di Extensity (EXTN) e Sequenom (SQNM).

La prima, provider di software via Internet per l’incremento dell’efficienza della forza lavoro, ha aumentato ulteriormente il prezzo di collocamento. Dall’iniziale 8-10 dollari ad azione e’ passata successivamente a 14-16 dollari, poi a 16-18 dollari e ora, visto l’interesse degli investitori, ha fissato il prezzo a 20 dollari.

Il mercato delle applicazioni per la gestione del personale dovrebbe crescere dai 766 milioni di dollari del 1998 ai 4 miliardi nel 2003. Pertanto, crescera’ anche la concorrenza.

“Extensity dovrebbe affrettarsi a creare una rete di nuovi clienti, mantenendo allo stesso tempo la sua posizione leader nella tecnologia”, commenta l’analista Tom Taulli. “Se la societa’ riuscira’ in questo tentativo, il titolo dovrebbe andare benissimo”.

L’Ipo, valutata in 68 milioni di dollari e’ gestita da Alex Brown Deutsche Bank.

Anche Sequenom, societa’ di ricerca sul gene umano, approfitta del momento favorevole e ha aumentato la fascia di oscillazione del prezzo: dovrebbe offrire 68 mila azioni tra 23 e 25 dollari, il 41% in piu’ del prezzo iniziale. L’Ipo da 5,1 milioni di dollari e’ stata rimandata di un giorno, ma ormai manca poco alla decisione finale.
Ci si aspetta l’ingresso in borsa comunque entro la fine di gennaio.

Entro la fine della settimana dovrebbe debuttare anche 724 Solutions (SVNX), societa’ che fornisce software a societa’ del settore finanziario.

“Anche se la societa’ e’ giovane e deve ancora lanciare commercialmente il suo prodotto”, ha commentato Renaissance Capital, “ha enormi opportunita’ di crescita”.

Commerx, specializzata nel business-to-business online di software, ha annunciato un’offerta iniziale di 100 milioni di dollari, mentre Fairmarkets, che opera in un simile settore, offrendo sistemi che riducano i costi aziendali, intende raccogliere 50 milioni di dollari mettendo sul mercato 5 milioni di azioni ad un prezzo variabile tra i 9 e gli 11 dollari.

Commerx aveva perso 952mila dollari nel 1996, 894 mila dollari nel 1997, 2,2 milioni di dollari nel 1998 e 8,1 milioni di dollari nei primi nove mesi del 1999, accumulando 12,4 milioni di dollari di deficit.

Le societa’ che si sono lanciate sul mercato questa settimana hanno avuto risultati misti.

Healthgate Data (HGAT), che cercava di raccogliere 41,3 miliardi di dollari con l’Ipo, ha dapprima guadagnato il 7%, pr poi chiudere la prima giornata di contrattazioni a 11 ¾, contro gli 11 dollari del prezzo iniziale. A novembre aveva ridotto l’Ipo da 4,6 milioni di azioni a 3,75 milioni e il prezzo da 10-12 dollari a 11 dollari.

Regent (RGCI), invece, che ha appena concluso l’acquisto di 28 stazioni radio FM e 14 stazioni AM, ha iniziato il primo giorno di contrattazioni con un rialzo del 41%. Il titolo e’ infatti passato dal prezzo iniziale di 8 dollari e mezzo a 12 dollari su un volume di 16,9 milione di azioni e ha guadagnato altri 3/8 in seconda battuta.