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Giovane e pronto a rischiare: l’identikit dell’investitore in criptovalute

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L’investimento in criptovalute seduce di più le generazioni giovani e chi ha una disponibilità di finanziaria superiore alla media. Ma, soprattutto, chi investe in Bitcoin e simili si reputa un investitore “molto esperto” con una frequenza cinque volte superiore rispetto a chi le criptovalute preferisce evitarle.

Sono alcune delle evidenze emerse dall’identikit tracciato dalla società specializzata in ricerche di mercato Hearts & Wallets, che ha raggiunto circa 6mila famiglie americane.
Per quanto riguarda l’aspetto generazionale, circa il 33% dei cripto-investitori sarebbero Millennial mentre il 25% circa apparterrebbe alla Generazione X.
Mediamente, poi, l’investitore in criptovalute ha un reddito annuale superiore ai 96mila dollari e asset investibili fra i 100mila e 500mila dollari.

Effettivamente, la maggioranza degli investitori in criptovalute risulta più preparato nel test di competenza finanziaria di Hearts & Wallets, anche se rimane un consistente 28% incapace di raggiungere la sufficienza nel test. Circa un terzo dei possessori di crypto, inoltre, guadagna meno di 60mila dollari.

Criptovalute: appetito per il rischio

Come prevedibile, la disponibilità a tollerare la volatilità in virtù di maggiori opportunità di guadagno è sei volte più elevata per i cripto-investitori. Per cavalcarla al meglio, tre quarti dei possessori di crypto operano attivamente sui mercati comprando e vendendo. “Non è tolleranza al rischio”, ha commentato la ceo di Hearts & Wallets, Laura Varas, “è piuttosto appetito per il rischio”.

“Quello che vedo con le criptovalute sono persone senza molte fiches che piazzano molto su una sola grande scommessa”, ha aggiunto Varas, “è tutto un gioco e un divertimento finché qualcuno non ci perde un occhio e le persone potrebbero perdere molti soldi nel commercio di valuta”.

Se non altro, la giovane età è favorevole alle scommesse più azzardate, che implicano una maggiore volatilità. La pensa così Adam Blumberg, co-fondatore di Interaxis, società che si occupa di istruire i consulenti finanziari sul mondo delle criptovalute. “Se comprendi la tecnologia”, ha dichiarato a Financial Planning, “e capisci dove sta andando e ne capisci l’etica, chi può dire se qualcun altro è sovraesposto al rischio?”.