Società

INVESTIMENTI: ABBASSO LE BANCHE, VIVA LE BANCHE

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) – E’ stato emesso il 19 giugno ed è atteso in quotazione al Sedex nelle prossime settimane il primo certificato a capitale interamente protetto agganciato ad un basket di titoli bancari italiani. L’emissione si inserisce nel filone dei View Certificates, ovvero dei Borsa Protetta che Banca Aletti struttura su basket tematici costituiti da titoli azionari di società accomunate dal medesimo core business, e rappresenta una novità da valutare attentamente in funzione delle caratteristiche proposte, dell’alto dividend yield dei titoli e per il timing di lancio. Da inizio anno l’indice di settore composto da 24 banche quotate sull’indice Mibtel segna un ribasso del 30,49% , un risultato sostanzialmente in linea con l’indice settoriale europeo che evidenzia la fragilità del sistema bancario, sempre più sotto pressione dopo gli ultimi avvenimenti.


Con questo nuovo certificato di durata triennale, chi ha sottoscritto in collocamento o chi deciderà di acquistarlo in quotazione sul Sedex quando partiranno le negoziazioni, potrà partecipare integralmente all’eventuale ripresa del settore bancario italiano, rappresentato per l’occasione da cinque titoli diversamente pesati, sapendo di poter contare nella peggiore delle ipotesi sulla restituzione a scadenza del capitale nominale.

Non e’ un mercato per vedove e orfani. Dai fiducia a chi ha news di prima mano da Wall Street. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Clicca sul
link INSIDER

I titoli scelti da Banca Aletti per la composizione del basket sono Unicredit ( 30% il suo peso), Intesa Sanpaolo ( 30%) Mediobanca ( 20%) Mediolanum ( 10%) e Ubi Banca (10%); il 19 giugno in chiusura di seduta sono stati rilevati i rispettivi valori di riferimento e dalla media ponderata dei cinque livelli iniziali è scaturito un livello iniziale del basket di 6,3013 punti. A scadenza quindi, prevista per il 20 giugno 2011, verrà restituito un importo minimo di 100 euro se il valore del basket sottostante sarà pari o inferiore ai 6,3013 punti. In caso di andamento positivo verrà rimborsato un importo pari ai 100 euro nominali maggiorati dell’effettiva performance di apprezzamento del basket fino ad un massimo di 128 euro (corrispondenti a 8,0657 punti, abbandonati dal basket nelle prime settimane del 2007). Per facilitare il compito di individuazione del livello del basket e del corrispondente importo di rimborso sarà sufficiente moltiplicare il valore del basket per il multiplo 15,869741.

Stando al ribasso generalizzato dai livelli iniziali rilevati sui singoli titoli il valore del basket è al momento in calo del 4,31% a 6,03 punti; ragione per cui, includendo nel calcolo anche la commissione di distribuzione del 2%, ci si potrà attendere (fermi restando i valori attuali) una quotazione sul mercato inferiore ai 95 euro. In ultima analisi si consideri che la volatilità del basket all’atto dell’emissione del certificato era di circa il 23% e che il rendimento medio annuo dato dal dividend yield a cui si rinuncia ammonta al momento al 7,55%.

Sul fronte dei rischi che si corrono, come sempre, quando ci si trova a trattare un certificato che offre la protezione totale del capitale, questi vanno ricercati nella merce di scambio che permette di poter godere della rete di protezione e nelle probabilità che si riesca ad ottenere più del rimborso del nominale. Nel caso del Borsa Protetta su basket di banche italiane, si porta in dote all’emittente un ricco patrimonio di dividendi annui: il 7,55% annuo porta al 22% circa il mancato introito derivante dai soli dividendi stimati e pertanto sarà necessario che il basket si deprezzi di una percentuale superiore per rendere conveniente l’investimento nel certificato rispetto all’acquisto diretto dei 5 titoli. Ipotizzando infatti che il basket si apprezzi del 40%, si riceverà un rimborso di 128 euro mentre gli azionisti incasserebbero il 40% al termine dei tre anni e il 7,55% annualmente 10%.

Ipotizzando un rialzo del basket del 10% si riceverà un rimborso di 110 euro mentre gli azionisti incasserebbero il 10% al termine dei tre anni e il 7,55% annualmente ( a patto che i dividendi vengano sempre confermati). In caso di ribasso del 10% del basket si riceveranno i 100 euro nominali dal certificato mentre agli azionisti andrebbero i dividendi annui e un capitale ridotto del 10% ( nel complesso il bilancio sarebbe ancora positivo). Infine in caso di ulteriore ribasso del basket del 40% , i 100 euro nominali verrebbero restituiti a chi ha acquistato il certificato mentre l’azionista si ritroverebbe con una perdita di circa il 18%.

A questo punto viene da chiedersi se non sia il caso di affiancare questo certificato ad un portafoglio composto dai medesimi titoli al fine di incassare sulla parte azionaria i dividendi e di godere della protezione sulla parte derivata. Infine, per quanto concerne il Cap, non si trascuri l’impatto negativo che potrebbe avere sulla quotazione del certificato in caso di forte rialzo del basket nei primi mesi di vita.

Sull’altro piatto della bilancia non può che esserci l’opportunità di partecipare senza rischi di perdita in conto capitale all’eventuale ripresa del settore bancario, come abbiamo visto pesantemente penalizzato in questi primi sei mesi dell’anno. Inoltre la quotazione al Sedex renderà agevole un eventuale disinvestimento prima della naturale scadenza.

Per maggiori dettagli o informazioni vi invitiamo a scriverci sul Forum di WSI o a visitare il nostro sito specializzato www.certificatiederivati.it.

Copyright © www.certificatiederivati.it per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved