Il sito che permette di scambiare file musicali attraverso Internet si e’ fatto una cattiva reputazione e il 34% delle scuole negli Stati Uniti ha deciso di bloccarne l’accesso dai propri computer; lo rivela uno studio di Gartner Group.
Mentre alcuni istituti ritengono Napster un semplice strumento di ricerca, altri sembrano terrorizzati dalle possibili conseguenze legali e dal traffico di rete generato dallo scambio di musica online.
Gli avvocati ricordano che esiste gia’ un precedente: nell’aprile scorso il gruppo Metallica ha citato in giudizio per violazione del copyright Napster e – per concorso nel reato – anche l’Universita’ di Yale, quella dell’Indiana e della California del Sud (USC).
Queste tre universita’ hanno configurato i propri server in modo da impedire agli studenti di collegarsi a Napster, ma altre prestigiose istituzioni, come l’MIT e la Columbia, non hanno seguito l’esempio.