Economia

Inflazione, quali sono i 10 paesi europei dove è più alta?

L’inflazione è un fenomeno che colpisce i paesi di tutto il mondo e l’Europa non fa eccezione. In questo articolo analizzeremo i 10 paesi europei con il tasso di inflazione più alto, concentrandoci in particolare sulla situazione in Italia. Ma prima di esaminare i dati italiani, vediamo quali sono i paesi europei che attualmente affrontano una situazione critica.

I 10 paesi europei con l’inflazione più elevata

Secondo le ultime informazioni disponibili, a marzo 2023 il tasso di inflazione nell’Unione Europea si attestava all’8%, con l’Ungheria in testa alla classifica con un tasso di inflazione del 25,6%. Al contrario, il Lussemburgo registrava un tasso di inflazione del 2,9%, il più basso dell’Ue nel corso di quel mese.

inflazione EU

Il tasso di inflazione  in Europa ha raggiunto un massimo storico dell’11,5% nell’ottobre 2022. Prima della fine del 2021, il tasso di inflazione nell’Ue era stato più alto nel luglio 2008, quando era del 4,4%, e più basso nel gennaio 2015, quando i prezzi erano in diminuzione dello 0,5%. Ottobre è stato anche il mese in cui il tasso di inflazione del Regno Unito ha raggiunto il suo picco, arrivando all’11,1%.

La rapida ripresa economica dopo il duro colpo subito a causa della pandemia da COVID-19 nel 2020 è alla base dei fattori che hanno provocato un rapido aumento dei prezzi. Le catene di approvvigionamento globali non si sono ancora riprese completamente dai problemi di produzione, dalle restrizioni ai viaggi e dai problemi di forza lavoro causati dalla pandemia. I crescenti costi dell’energia hanno solo aggravato i problemi di approvvigionamento, in particolare nel settore dei trasporti.

L’alto tasso di inflazione riscontrato in Europa si è riflesso anche in altre parti del mondo. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’indice dei prezzi al consumo ha raggiunto un massimo di quarant’anni, con un aumento del 9,3% nel luglio del 2022. Tuttavia, nel corso dell’anno, grazie al veloce aumento dei tassi d’interesse, il dato ha iniziato a mostrare una chiara curva discendente.

La situazione italiana

Venendo ora all’Italia, i dati più recenti indicano che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’8,2% su base annua nel mese di aprile 2023.  L’accelerazione del tasso di inflazione è principalmente dovuta all’aumento dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e, in misura minore, ai prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Tuttavia, è importante notare che questi effetti sono stati solo in parte compensati dalla flessione dei prezzi degli energetici regolamentati e dal rallentamento dei prezzi degli alimentari lavorati e dei servizi relativi all’abitazione.

L’inflazione di fondo, che esclude gli energetici e gli alimentari freschi, ha registrato un lieve rallentamento, mentre l’inflazione al netto solo dei beni energetici ha subito una leggera diminuzione.

L’aumento dei prezzi dei beni è stato più marcato rispetto a quello dei servizi, portando a un differenziale inflazionistico tra i due settori. Inoltre, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona hanno rallentato, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto hanno accelerato.

L’attuale inflazione in Italia è stata influenzata da diversi fattori, tra cui l’aumento dei prezzi dell’energia e dei servizi, che ha contribuito all’accelerazione dell’inflazione. Tuttavia, l’evoluzione della situazione economica globale e le politiche monetarie adottate potranno avere un impatto significativo sulla direzione futura dell’inflazione nel paese.