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INFLAZIONE: PREZZI AL CONSUMO USA IN GENNAIO +0,2%

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I prezzi al consumo negli Usa sono cresciuti in gennaio a un tasso molto contenuto, pari allo 0,2%. Il dato segue un aumento dello 0,2% in dicembre, novembre e ottobre.

Stabilita’ dei prezzi, dunque, e buone notizie per i mercati finanziari e per la Federal Reserve, la banca centrale Usa che a meta’ marzo dovra’ decidere se e quanto rialzare i tassi di interessde americani.

I prezzi del settore energetico sono i principali responsabili dell’aumento registrato in gennaio (benzina a +7,9%), mentre quelli del settore alimentare hanno mostrato un generale rallentamento (-0,01%).

Anche il dato epurato dalle componenti volatili dell’energia e del cibo ha mostrato un aumento contenuto, pari allo 0,2%, rispetto al rialzo dello 0,1% in dicembre.

Nonostante le buone notizie, pero’, alcuni economisti gia’ avvertono che i dati positivi di oggi non cambiano il quadro generale di forte crescita dell’economia Usa. E gli operatori danno loro ascolto, con il mercato dei tassi a reddito fisso che da’ gia’ per scontato un rialzo di 25 punti base il prossimo marzo.

La ragione di questo atteggiamento e’ che la stessa Fed ha indicato di recente che non considera’ piu’ i prezzi al consumo come una misura privilegiata dell’inflazone.

La banca centrale ha detto che intende invece concentrarsi su atri indici dei prezzi al consumo, come quello ponderato ai consumi personali contenuto nel dato trimestrale del PIL. Quest’ultimo dato, per esempio, e’ cresciuto del 2,5% nel quarto trimestre del 1999, rispetto all’1,8% registrato nel trimestre precedente.