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INDEX OF INVESTOR OPTIMISM: FIDUCIA IN RIALZO

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L’”Index of Investor Optimism” a marzo e’ cresciuto a quota 121, raggiungendo il livello piu’ alto registrato dal novembre del 2000.

L’indice misura la fiducia degli investitori sui mercati finanziari ed e’ redatto mensilmente dalla banca d’affari Ubs e dall’istituto di ricerca Gallup Organization. Il campione usato nel sondaggio e’ costituito da 1004 investitori con una soglia minima di attivita’ investite pari a $10.000. Il periodo di riferimento va dall’1 al 14 marzo.

Al momento l’indice e’ a quota 121, ed e’ cresciuto di 29 punti da febbraio, quando era pari a 92.

Le aspettative sui rendimenti a breve termine, per i prossimi 12 mesi, sono balzate a marzo al 12,8%, mentre a febbraio erano al 9,5%. L’incremento e’ stato piu’ pronunciato tra gli investitori medi, coloro con $10.000-$100.000 di attivita’ investite, con aspettative considerevolmente aumentate al 14,2% questo mese dal 9,9% a febbraio. Tra i grossi investitori, coloro con piu’ di $100.000 in attivita’ investite, le aspettative si sono portate al 10,7% a marzo dall’8,8% dello scorso mese.

In generale, gli investitori sono piu’ ottimisti sui mercati finanziari: il 71% degli intervistati ritiene che questo sia un buon momento per investire (a febbraio erano il 67%). Inoltre il 60% degli intervistati esprime ottimismo sulla performance dei mercati per i prossimi 12 mesi, un incremento di 10 punti percentuali al di sopra dello scorso mese.

Da quanto evidenziato dall’Indice, la maggioranza degli intervistati, il 65%, concorda sul fatto che il peggio della recessione del paese e’ passato, a febbraio era solo il 57%.

Gli investitori sono stati anche stati interpellati sul fallimento della societa` Enron e sulle discutibili pratiche contabili che hanno condotto al tracollo della compagnia. La grossa maggioranza di essi (89%) ritiene che la faccenda delle pratiche contabili sia un serio problema per le aziende statunitensi. Infatti, il 75% concorda sull’opportunita’ che il governo introduca regole contabili piu’ severe.

Sulle misure da adottare per affrontare il problema, l’87% ritiene importante che vengano redatti bilanci in forma consolidata. Inoltre, il 63% propone che si proibisca ad una societa’ contabile di agire da consulente e revisore per la stessa compagnia. Il 62% e’ a favore di accrescere fondi e autorita’ alla Security Exchange Commission per il controllo sulle societa’ contabili. Curiosamente, gli investitori sono discordi sulla proposta di rimpiazzare il Financial Accounting Standards Board (al momento privato) con una autorita’ governativa. Il 36% si dice favorevole alla riforma, il 29% si oppone e il 35% non ha opinione.

Questo mese agli investitori e’ stato anche chiesto quali sono le condizioni che potrebbero danneggiare il clima ottimistico. L’81% del campione cita il problema delle pratiche contabili. Segue, in ordine, il conflitto tra israeliani e palestinesi (63%), il generale ambiente economico degli USA (59%), i problemi economici del Giappone (58%), e la Guerra al terrorismo (57%). Al contrario, nella scia dei tagli ai tassi della Federal Reserve, il 60% degli investitori ritiene che le politiche della FED stiano aiutando il clima di investimento.

A Gennaio 2002 l’UBS ha introdotto l'”Index of Investor Optimism – EU5″, il quale viene condotto su Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna. L’indice in febbraio e’ stato pari a 32, mentre a gennaio era 20.