Roma, 28 apr. (Apcom) – Una agente della polizia di Venezia, Antonino Copia, 27 anni originario di Catania, è morto nella notte a Mestre dopo che l’auto di servizio su cui viaggiava ha perso aderenza sull’asfalto ed è andata a sbattere contro un albero. L’agente aveva appena iniziato il turno di servizio insieme a un collega, S.S., suo capo pattuglia. La volante era stata inviata dalla centrale operativa con la massima urgenza in via Forte Marghera a Mestre, in aiuto di un’altra volante, per delle persone sospette fuggite all’intimazione dell’alt dei poliziotti. L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte. La pattuglia ha percorso il ponte della Libertà, superando anche alcuni automobilisti. Alla fine del rettilineo, a causa della pioggia battente, ha sbandato ed è uscita di strada. Per l’agente Copia purtroppo non c’è stato nulla da fare, è morto sul colpo per le gravissime lesioni interne riportate. L’ispettore, invece, gravemente ferito, è stato soccorso dal personale sanitario giunto poco dopo sul posto, anche grazie alle immediate chiamate degli automobilisti in transito. L’intervento del personale medico Suem gli ha salvato la vita. Si trova ora ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Mestre, ma al momento non è in pericolo di vita. Copia non era sposato ma risiedeva a Roncade, nel trevigiano, con la sua fidanzata. Lo scorso giugno aveva ricevuto una nota di plauso dal questore di Venezia, per essersi particolarmente distinto nel corso di un delicato intervento in città. Prima del suo arruolamento nella polizia, l’agente Copia rivestiva il grado di caporale nella Brigata Alpina "Taurinense", e aveva partecipato anche alla missione di pace "Joint Guardian" in Kosovo, tra il 2001 e il 2002. La scomparsa del giovane collega ha lasciato tutti i poliziotti veneziani e coloro che lo hanno conosciuto increduli e addolorati, anche perché il giovane era molto apprezzato per le doti umane e professionali. Il questore di Venezia, Carlo Morselli, lo ricorda collaboratore "molto disponibile e corretto, e piange la scomparsa di un ragazzo che non ha esitato ad intervenire, a sprezzo del pericolo così come il capopattuglia ferito, in ausilio ad altri colleghi in servizio nella stessa notte, pagando con la vita l’altissimo senso del dovere dimostrato". L’agente Copia, deceduto per motivi di servizio, lascia una sorella, un fratello e i genitori, che pur trovandosi all’estero, sono stati avvisati di quanto accaduto. Non è stata ancora fissata la data del funerale e della camera ardente.