La situazione economica internazionale e i venti di guerra lasciano Piazza affari sulle montagne russe.
Nelle cinque sedute della settimana il Mibtel ha guadagnato un modesto 0,39% chiudendo a 20.850 punti.
Mentre il Mib30 ha chiuso l’ottava a +0,29%. E il Numtel a +3,99%.
Il rialzo della settimana precedente, 19,9%, sembrava di buon auspicio per recuperare quanto perso dopo gli attentati negli Stati Uniti del 13 settembre. Ma così non è stato.
La grande attesa per quanto gli americani decideranno di fare in Afghanistan contrae i consumi ovunque, e la fiducia degli investitori sul futuro delle economie mondiali, e sulla loro ripresa, segnano il passo.
Anche se alcuni economisti, e lo stesso Ministro Tremonti, indicano che a breve ci sara’ un ripresa (sempre dopo il calo che fara’ seguito agli attacchi americani e forse della Nato), a Piazza affari non si vedono stimoli all’acquisto. Soprattutto con alcune aziende in crisi e che gia’ annunciano – come la Fiat – che con questi eventi in corso il 2002, almeno nei primi mesi, non potra’ essere come previsto.
E così nella settimana trascorsa si vedono sì dei rialzi, ma molto selettivi e mirati.
Recuperano i titoli del risparmio gestito, nonostante la raccolta segni il passo, e titoli come Mediolanum (+11,29%) e Fideuram (+14,4%) recuperano il terreno perduto.
E torna ad essere acquistata la scuderia Pirelli-Telecom dopo i rating sul debito e nonostante venerdì non sia piaciuto agli analisti l’annunciato aumento di capitale.
Olivetti recupera l’11,79%, Telecom il 7,76%, Tim il 7,27%, Pirelli il 6,05%. Ma se andiamo a vedere il valore siamo ancora molto sotto quelli del periodo pre estivo.
Vanno in positivo con un +5,5% anche le Enel a seguito di indiscrezioni su di un possibile dividendo straordinario.
Insieme a Bulgari (+9,2%) e Finmeccanica (+8,97%).
Mentre la Fiat perde il 7,9% dopo l’annuncio che la crisi si tradurrà in 100 mila autoveicoli in meno prodotti.
Chiudono invece bene la settimana Eni (+0,87%), Aem (+5,22%), Mediaset (+1,52%) e Mediobanca (+4,5%).
Non reggono, al contrario, numerosi bancari come Banca Intesa (-8,4%), Monte dei Paschi (-5,2%), Bnl (-2,8%).
Fuori dalle blue chip troviamo risultati soddisfacenti per Class (+29,3%), Premafin (+19,5%), Sai (+19,5%) e StMicroelectronics (+17%).
Bene anche Tiscali a +16,16% sempre su base settimanale.