Economia

L’impegno ESG dà una spinta a rendimento e performance

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di Sandra Riccio

L’incessante evoluzione del mercato ha creato l’opportunità per le società fintech di essere tra le prime a muoversi nell’ambito delle politiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Le ragioni per fare un passo in questa direzione sono molte, prime tra tutte le aspettative di stakeholder sempre più esigenti dell’impegno aziendale per il clima e per il sociale. Non solo. Questo impegno può anche tradursi in benefici organizzativi.In generale, le fintech sembrano al momento ben posizionate per capitalizzare i vantaggi dell’adozione di una strategia ESG, ma i numeri dicono che c’è ancora molta strada da fare. Va detto che, nonostante la crescente importanza dell’ESGalla fine del 2021, secondo un sondaggio condotto da Deloitte, meno di un quarto delle aziende statunitensi aveva istituito un gruppo di lavoro ESG per guidare la propria transizione verso questo ambito. “Eppure i dati dicono che gli early mover ESG, vale a dire le aziende che investono in anticipo in una strategia ESG e dimostrano così il proprio valore agli stakeholder prima dei competitor, possono avvantaggiarsi di una serie di benefici competitivi che vanno dall’aumento del rendimento degli asset (Roa) e del rendimento del capitale proprio (Roe) a una migliore performance azionaria”, spiega Paolo Gianturco, Business Operations and Fintech leader di Deloitte Consulting.

I numeri di ESG e sostenibilità

Di sicuro il tema ESG è sempre più al centro delle aspettative di investitori, consumatori e dipendenti di azienda è grande. I numeri dicono che negli Usa oltre 17.000 miliardi di dollari di investimenti di patrimonio (pari a un terzo di tutti gli investimenti statunitensi) hanno adottato strategie di investimento sostenibili. Al ritmo di crescita attuale, si prevede che entro il 2024 gli asset Esg-mandated (definiti come asset gestiti professionalmente in cui le questioni Esg sono prese in considerazione nella selezione degli investimenti o in cui sono state presentate risoluzioni degli azionisti su questioni ESG presso le società quotate in borsa) costituiranno il 50% degli asset gestiti professionalmente a livello globale.

Queste cifre ci dicono che gli investitori con un capitale considerevole sono intenzionati a investire in società che hanno un impatto ambientale e sociale positivo. Per farlo, utilizzano strategie e strumenti di impact investing sviluppati da fintech come Flourish e Quona Capital. La responsabilità e la trasparenza di un programma ESG formale saranno probabilmente considerate sempre di più il veicolo principale per dimostrare agli investitori l’impatto sociale e ambientale di un’azienda.

Il punto dei consumatori

Tendenze analoghe dei consumatori stanno prendendo forma in tutti i mercati fintech: dalle banche digitali, alle piattaforme di investimento wealthtech, ai pagamenti mobile, ai prestiti e alle società insurtech, per citare alcuni ambiti. I clienti del settore bancario, ad esempio, possono scegliere banche digitali per il loro impegno a non investire in combustibili fossili, prigioni private o in attività che danneggiano la foresta pluviale. Nel frattempo, i mutuatari poco bancarizzati possono ora accedere al credito attraverso piattaforme di prestito che puntano sull’inclusione finanziaria come principale elemento di differenziazione rispetto agli istituti di credito tradizionali. Tuttavia, non bisogna commettere errori: il semplice fatto di avere un modello aziendale orientato all’impegno verde o all’equità sociale potrebbe non essere più sufficiente. “I consumatori di oggi si aspettano l’impegno, la trasparenza e la responsabilità insiti in un programma ESG strutturato e ben articolato” spiega Gianturco, che poi aggiunge: “In ogni caso i vantaggi offerti dall’adozione di una strategia ESG supereranno presto i rischi percepiti al momento da molte organizzazioni. Tra questi c’è la possibilità di aumentare o mantenere la fiducia dei clienti, degli investitori e dei partner strategici”. Non mancano vantaggi finanziari associati a una politica ESG. “È stato dimostrato che questi benefici, che possono includere una migliore performance azionaria e una maggiore efficienza operativa, si accentuano su orizzonti temporali più lunghi”, dice l’esperto.

Le fintech, con la loro naturale affinità per le questioni ambientali e sociali, potrebbero guadagnare molto da un passo verso l’ESG. L’orientamento ecologista, sostenibile o di equità sociale di molte fintech e dei loro stakeholder conferma che possono essere ben posizionate per raccogliere i frutti derivanti dall’adozione di un percorso precoce di tipo ESG.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di gennaio del magazine Wall Street Italia.