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IL RIALZO DEL GREGGIO NON SPAVENTA IL MERCATO

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Dopo una serie di sedute di ribassi, la prima sessione della settimana si e’ aperta con un rally del prezzo del greggio. Il contratto future per prossima consegna (dicembre 02) sul light crude ha guadagnato $1,04 a $25,75 al barile, un rialzo del 4,21%. Secondo gli esperti, tuttavia, il movimento odierno sarebbe da rincondurre piu’ a motivazioni di breve periodo che a una ripresa del prezzo del greggio di lunga durata.

Il mercato secondo gli esperti sarebbe nel piu’ classico dei movimenti basati sul “compra sui fatti e vendi sui rumor”.

Da questo punto di vista il mercato, dopo aver spinto al ribasso le quotazioni del greggio alla notizia dell’accettazione da parte dell’Iraq degli ispettori ONU, potrebbe iniziare a scommettere che non tutto fili liscio come l’olio. Gli scontri tra la contraerea irachena e i caccia anglo-americani nella non flying zone, che per altro non sono una novita’, vengono gia’ definiti dagli Stati Uniti “violazioni sostanziali delle risoluzioni ONU”.

Proprio in questi giorni l’Opec e’ tornato a ventilare la possibilita’ di operare dei tagli alle quote produttive dei paesi membri per sostenere le quotazioni dell’oro nero. Tuttavia anche in questo caso l’opinione prevalente e’ che al momento esistano in prospettiva piu’ pressioni per un ribasso del prezzo del greggio che per un rialzo. Secondo alcune proiezioni della stessa OPEC, la produzione reale attuale sarebbe attestata sui 24,6 milioni di barili al giorno contro una quota teorica di 21,7 milioni.

L’ondata di freddo che sta colpendo il Nordest degli Stati Uniti porta inoltre gli operatori ad assicurarsi l’approvigionamento di combustibile per riscaldamento. Nella mattinata di lunedi’ l’heating oil (combustibile da riscaldamento) era in rialzo di $1,47 al barile mentre il future sul gas naturale ha segnato un rialzo del 6%. E’ ovvio che questo tende a incidere anche sul prezzo della materia grezza.

Infine esistono le motivazioni di natura tecnica legate direttamente al trading degli strumenti finanziari sul greggio. Secondo il CFTC (Commodity Future Trading Commission), le posizioni corte sui future sul crude erano 23.000 venerdi’ scorso (15 novembre), in rialzo di 3.900 rispetto alla settimana precedente. Si tratta di un record che non veniva raggiunto dal febbraio di quest’anno. In questo caso il rialzo sarebbe quindi dettato da un rimbalzo dovuto alle ricoperture degli short.

A conferma che il movimento della sessione di lunedi’ non e’ per il momento destinato a durare ci sono, oltre alle quotazioni dei titoli del settore rimaste piuttosto depresse, le scadenze lunghe dei future sul crude. Nella mattinata mentre la scadenza su dicembre 2002 arrivava a $25,83, la scadenza sul dicembre 2003 rimaneva ferma a $23,90. Il segnale e’ quindi quello di un trend del prezzo del greggio in discesa.