Società

Il rally dei bond avra’ vita breve, altri asset ruberanno la scena

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La natura incerta della ripresa economica impone che gli investitori dovrebbero svuotare i propri portafogli obbligazioni e fare incetta di materie prime. Parola del leggendario investitore Jim Rogers.

A dettare le scelte del leggendario investitore e’ dunque proprio quell’instabilita’ che regna sui mercati e sulla vita reale dei cittadini e che consiglierebbe di rivolgersi agli asset piu’ sicuri per eccellenza come i bond.

Ma Rogers non crede nel rally visto ultimamente che ha spinto il rendimento sul decennale del Tesoro ai minimi di 14 mesi (2.88%) il primo luglio di quest’anno. Il deprezzamento di una serie di materie prime invece quella si che rappresenta un’ottima opportunita’ di guadagno.

“I bond non sono il posto giusto su cui investire”, ha detto laconicamente l’investitore miliardario durante una conferenza. “E’ proprio il momento di avere in portafoglio materie prime, perche’ quello e’ l’unico vero rifugio”.

L’altro bene sicuro per eccellenza, l’oro, superara’ quota $2000 l’oncia. Ad oggi scambia in area $1212. “Io stesso ho in portafoglio dell’oro. Si e’ spinto molto in rialzo ultimamente ma non sto correndo al riparo, comprando il metallo prezioso”. Come tanti investitori anche a Roger non piace accumulare asset che da un po’ di tempo si stanno apprezzando. Il metallo giallo ha toccato la punta record di $1265 l’oncia in giugno.

Nel frattempo, l’argento che molti snobbano scambia il 60-70% sotto il suo apice, il che lo rende una puntata piu’ attraente. Tra gli altri beni prediletti da Rogers platino e palladio.

Ma a Rogers piacciono anche le materie prime nel settore dell’agricoltura, come zucchero e riso. Anzi, le preferisce ai metalli, perche’ i prezzi delle derrate alimentari sono ancora piu’ bassi rispetto al loro valore reale. “Non ci sono molte cose il 75% sotto rispetto a 36 anni fa, un concetto che invece e’ vero per lo zucchero”, ha spiegato Rogers.

Molti non sono d’accordo con Rogers e sostengono che l’incertezza economica non sia affatto un male per le obbligazioni. “Noi non siamo schierati dalla parte di chi pensa che il mercato del Tesoro sia diventato sopravvalutato”, ha confessato al Wall Street Journal Chris Diaz, gestore di portafoglio di ING.