Sembra inarrestabile la crescita del prezzo dell’oro nero, che negli ultimi 20 giorni ha già recuperato oltre il 20%.
Il primo marzo scorso il segretario generale dell’Opec, Ali Rodriguez, aveva detto che l’obiettivo dell’associazione era di controllare la produzione, in modo da far oscillare il prezzo nell’intervallo tra i $22 e i $28 al barile.
Allora, nonostante il significativo rialzo messo a segno nelle ultime sedute di febbraio, il future sul Light Crude di New York e quello sul Brent di Londra erano scambiati tra i $21 e i $22 dollari al barile.
Oggi, in attesa dell’apertura delle contrattazioni sul Nymex (New York Mercantile Exchange), il future sul Brent è in rialzo del 2,54%, a $24,20.
A beneficiarne sono sicuramente i titoli del comparto petrolifero come Exxon Mobil, Total Fina Elf, BP Amoco, Shell-Royal Dutch, ma soprattutto Eni , in grande spolvero sul Mib30.