Biosearch Italia è uno dei pochi titoli in positivo del Numtel e, soprattutto, è quello che cresce più di tutti.
In questo momento si apprezza dell’8,05% a €17,07.
Il mercato sta ancora premiando l’operazione della scorsa settimana con cui Biosearch, società biotecnologica impegnata nella scoperta e nello sviluppo di nuovi antibiotici, ha ceduto all’americana Genome Therapeutics i diritti di commercializzazione per il Nord America della Ramoplanina.
“Nell’arco di sei mesi abbiamo chiuso una crisi che si era aperta nel marzo scorso – dice a Wall Street Italia Ermenegildo Beghè, direttore finanziario di Bioserach Italia – quando cioè avevamo annunciato un problema, dei ritardi, nell’arruolamento di volontari per la sperimentazione in fase III del farmaco”.
Quel fatto, bisogna ricordarlo, fece precipitare il titolo in borsa. “Ora – prosegue Beghè – con la cessione dei diritti, non solo entra in cassa del denaro, ma forniamo la dimostrazione che il nostro prodotto è valido, con un potenziale di sviluppo molto importante”.
La Ramoplanina è un nuovo antibiotico per la prevenzione di infezioni del sangue causate da Enterococchi Resistenti alla Vancomicina, un batterio la cui presenza è segnalata in forte aumento.
La sperimentazione della ramoplanina è in fase III di sperimentazione.
L’accordo prevede che Genome Therapeutics pagherà inizialmente $2 milioni e, successivamente, ulteriori $8 milioni in forma di contanti ed obbligazioni convertibili in azioni di Genome Therapeutics, a titolo di milestone. I milestone sono i passaggi successivi che portano al raggiungimento di un obiettivo.
Genome Therapeutics sosterrà tutte le spese per il completamento dello sviluppo clinico, acquisterà la materia prima da Biosearch Italia e pagherà royalties sulle vendite.