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IL MERCATO DELLE IPO NON ACCENNA A RALLENTARE

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Il mercato azionario continua a essere molto volatile, rendendo pressoche’ impossibile prevedere quali settori saliranno e quali perderanno terreno nel breve termine.

Tranne per il mercato delle Ipo, che sembra rimanere immune dalla volatilita’.

I titoli che si immatricolano, infatti, continuano ad aumentare durante la prima giornata di contrattazioni, in modo indipendente dall’andamento delle borse, dimostrando il forte appetito degli investitori per nuove societa’.

La scorsa settimana, ad esempio, i titoli al Nasdaq hanno registrato flessioni. Nonostante cio’ sono state lanciate ben 12 Ipo del settore high-tech e sette di queste sono in rialzo rispetto al prezzo iniziale, con RADVision (RVSN), Loudeye Technologies (LOUD) e Universal Access (UAXS) ad una quotazione piu’ che doppia.

Persino societa’ in settori particolarmente suscettibili alla speculazione riescono a guadagnare: Caldera Systems Inc. (CALD) una societa’ di software Linux, ha piu’ che raddoppiato il suo prezzo nella prima giornata , sebbene martedi’ il mercato fosse incerto.
Il titolo ha restituito parte del guadagno il giorno successivo, ma rimane pur sempre in attivo del 90% sul prezzo iniziale di 14 dollari.

Un’ altra Ipo di martedi’, Aclara BioSciences Inc. (ACLA) che produce apparecchiature per analisi utilizzate nella ricerca biotecnologica, ha registrato un guadagno anche se gli investitori erano incerti sul settore biotecnologico. Il titolo e’ cresciuto del 53% nel primo giorno di contrattazioni ed un ulteriore 71% mercoledi’, chiudendo a 54,93.

Non tutte le Ipo, pero’, garantiscono il successo, e alcune vengono accolte male sebbene facciano parte di un settore caldo.

PartsBase.com (PRTS), una societa’ business-to-business dell’industria areonautica, ha perso in prima battuta il 13% passando dal prezzo iniziale di 13 dollari a 11,37.

Sembra che le benvenute sul mercato siano solo le societa’ tecnologiche e quelle delle telecomunicazioni.

Tom Taulli, autore del libro ”Investire in Ipo”, prevede che la dicotomia mercato- Ipo continui, almeno fino a quando il mercato non registrera’ una correzone significativa.

”Nel caso di una vera correzione”, ha detto recentemente Taulli, ”anche il mercato delle Ipo ne verra’ coinvolto”.

Ma ha aggiunto: ”ormai il mercato si sta abituando alle correzioni tecniche, per cui ci vorra’ una flessione molto forte per convincere gli investitori a rallentare il passo”.