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Il grattacapo delle vendite allo scoperto: cosa farà l’Ue?

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di venerdì si è conclusa con un calo dei tassi su tutta la curva ed un recupero dei listini azionari. Nuovo record per i depositi presso la Bce. Venerdì i depositi si sono attestati a 384 Mld€ circa da 366 Mld€. Secondo quanto riferito da alcune fonti comunitarie a Reuters, il prossimo mese la Commissione europea presenterà le proposte in merito alle vendite allo scoperto.

Secondo indiscrezioni riportate dalla stessa Reuters, questo tipo di transazioni finanziarie potrebbero essere vietate solo in casi eccezionali e si riferiscono in particolare alle vendite allo scoperto naked di governativi denominati in euro e Cds su debito sovrano della zona euro. La Gran Bretagna però non condivide la proposta di delegare a Bruxelles il potere di regolamentare le operazioni sul debito sovrano.

In un’intervista ad Ft il presidente dell’Unione europea, Rompuy, ha dichiarato che negli ultimi anni la forza dell’euro ha tenuto in ombra i problemi dei conti pubblici dei singoli paesi, emersi invece con la crisi greca. Allo stesso tempo Rompuy ha affermato che i leaders europei hanno capito che per risanare i conti pubblici occorrerà implementare necessarie misure impopolari, come l’apertura del mercato del lavoro e l’allungamento dell’età pensionabile.

Secondo un quotidiano tedesco Allgemeine Zeitung, che non ha però riportato la fonte dell’informazione, il presidente Trichet ed il presidente della Commissione europea sarebbero preoccupati delle difficoltà delle banche spagnole. La Commissione europea però in mattinata ha dichiarato che non è stato preparato nessun piano per la Spagna.

Negli Usa i tassi di mercato sono calati soprattutto sulla parte lunga della curva con lo spread sceso a 250pb da 253. Con un recupero nel finale le borse Usa hanno chiuso leggermente positive dopo essere state in calo per gran parte della giornata. A guidare il rialzo il comparto tecnologico e quello legato alle materie prime. Sul fronte macro hanno sorpreso in negativo le vendite al dettaglio di maggio, calate dell’1,2% m/m dal +0,6% di aprile.

Ha sorpreso invece in positivo il dato preliminare sulla fiducia dei consumatori, salito a giugno a 75,7, livello massimo dal gennaio 2008. Questa mattina Bullard, presidente della Fed di St.Louis e membro votante Fed, ha dichiarato che la crisi europea non dovrebbe posticipare l’aumento del tasso di riferimento e che in ogni caso tale mossa dovrebbe essere preceduta dalla vendita di asset. Lo stesso esponente ha aggiunto che non è giunto il momento di normalizzare invece il tasso di sconto, attualmente posto a 50pb al di sopra del tasso sui fed funds.

Venerdì Plosser, presidente della Fed di Filadelfia e attualmente membro non votante, ha dichiarato che il recupero Usa si sta allargando e la Fed potrebbe cominciare a vendere alcuni asset, sebbene non nell’immediato futuro. Sul fronte macro la settimana presenta come pubblicazioni rilevanti quella della produzione industriale e dell’inflazione, entrambi di maggio, prima del più atteso incontro della Fed della prossima settimana.

Valute: euro in recupero vs dollaro questa mattina, approssimandosi alla resistenza collocabile in prossimità di 1,2230. Gli operatori speculativi hanno nuovamente aumentato le posizioni che puntano ad un deprezzamento della valuta unica vs dollaro, portando le posizioni prossime al record assoluto. Il rialzo delle borse asiatiche (tranne quella cinese chiusa per festività) ha dato luogo ad un deprezzamento dello yen che vs euro è salito al di sopra della resistenza collocata a 111,30.

Qualora il segnale rialzista fosse confermato oggi, alla chiusura della sessione londinese, il movimento potrebbe estendersi fino area 113,50-114. Yen in deprezzamento più lieve vs dollaro. Secondo il Cftc la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato le scommesse che puntano ad un deprezzamento dello yen vs dollaro.

Materie Prime: in calo il greggio Wti (-2,3%) penalizzato dalle vendite al dettaglio Usa in calo a maggio. Positivi i metalli industriali, contrastati i preziosi. Tra gli agricoli forte rialzo del caffè (+5,8%) su timori legati alla produzione mondiale ed a ricoperture da parte di alcuni hedge fund che avevano posizioni ribassiste.

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