Società

IL GRANDE RISIKO DELL’ACQUA

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Il business dell’acqua sta facendo scaldare i motori ai grandi gruppi internazionali, molti dei quali in realtà sono già in movimento. In Europa si è dunque predisposto uno scacchiere su cui, a suon di miliardi, si muoveranno le pedine a caccia di pezzi da mangiare. Wall Street Italia ha provato a fotografare le forze in campo.

GRAN BRETAGNA.

Abbiamo parlato di Scottish Power, il maggiore gruppo elettrico del paese, che mette sul piatto Southern Water.

GERMANIA.

Di Rwe e delle sue imprese in Gran Bretagna e in Italia si è già detto. Ma c’è un altro colosso, ed è E.On, che ha fatto dell’acqua il suo core business.

L’amministratore delegato Ulrich Hartmann il 21 marzo scorso ha detto che “l’acqua è l’elemento chiave della nostra strategia”.

E.On sui dati di bilancio 2001 distribuisce un dividendo in crescita del 19% rispetto al 2000 e ha margini operativi nel quarto trimestre 2001 in aumento del 15%; in Germania preventiva di aumentare le tariffe del 5-10%.

Il gruppo completerà a maggio l’acquisizione di Powergen in Gran Bretagna; negli Usa ci sono contatti ma i tempi sono lunghi; in Russia ha dato vita a joint venture per lo sfruttamento di impianti energetici; ha impianti in Svezia e Norvegia.

FRANCIA.

Il 20 marzo scorso Suex Lyonnais des Eaux si è aggiudicata un contratto da €600 milioni per la fornitura di acqua in Cina per i prossimi 50 anni, e un altro contratto, da €2 miliardi e della durata di 25 anni, in Nuova Caledonia per la fornitura di energia elettrica.

C’è poi Vivendi, che solo di recente si è diversificata nel settore dei media fino a essere identificata esclusivamente con questo ramo di attività, ma che originariamente si muoveva anch’essa nel business dell’acqua.

Un business, ha confermato il vertice del gruppo, dal quale ora ha l’esigenza di uscire. Ciò significa che la controllata Vivendi Enviroment è una preda appetibile. Vivendi controlla, nel settore acqua, anche US Filter.

SPAGNA.

Il governo di Madrid sta liberalizzando il mercato. Iberdrola si differenzia dalle altre utility europee per la portata del suo raggio di azione, che riesce a spingerla oltre i confini del vecchio continente, fino in America Latina. La sua presenza spazia in tutti i campi di energia, dall’acqua fino al nucleare.

Iberdrola è la seconda società elettrica del paese. E’ in corsa con altre aziende (tra le quali anche l’italiana Enel e la belga Elettrabel) per rilevare i diritti su nuovi impianti dopo che l’americana Enron ha abbandonato i progetti in seguito alla vicenda che l’ha travolta negli Usa.

La rivale di Iberdrola è Endesa, primo gruppo idroelettrico spagnolo. Per rispettare la normativa Ue ha venduto Viesgo all’Enel. Il filo dell’acqua e dell’energia elettrica la sta conducendo in Messico.