Domani si decide sul futuro di Blu. “Il futuro che non c’è”, protestano gli oltre 2.600 dipendenti della società di telefonia mobile, temendo licenziamenti e cassa integrazione. Mentre il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, si dichiara “fiducioso sulla chiusura delle trattative”.
Questo il punto della situazione: martedì alle 15:00 l’assemblea di Blu sarà chiamata a valutare le offerte pervenute agli advisor.
In base a quanto è trapelato in questi giorni si sa che TIM ha presentato un’offerta per acquisire la società e assorbire i dipendenti, per poi cedere parte della società (licenze, negozi, numeri di telefono) a Wind e Omnitel, che vorrebbero acquisire solo qualche asset della società e non tutta la società.
Il problema da superare è l’Antitrust UE: secondo alcuni operatori Monti avrebbe detto no all’offerta di TIM, secondo altre fonti (parzialmente confermate dallo stesso Gasparri) Monti non sarebbe del tutto contrario.
Una delle ipotesi in campo è l’offerta da parte di un gestore straniero: Gasparri ha sostanzialmente smentito questa eventualità, affermando che “di nuove offerte per Blu parla solo Caltagirone (azionista di Blu al 7%) sapendo di dire cose non vere. Lo dice solo a scopo commerciale”.
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