Economia

Il futuro del lavoro? Per Zuckerberg sarà nel Metaverso

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Come nelle previsioni, Meta (già Facebook) ha svelato il primo visore pensato apposta per il Metaverso. Lo ha fatto durante l’evento Connect, alzando il velo su Meta Quest Pro, il primo visore di una nuova gamma dotata di tecnologie più avanzate, pensate per lavorare nel Metaverso. Una mossa escogitata, insieme ad altre, per realizzare la grande promessa del Metaverso. Che nella realtà sta incontrando non poche difficoltà.  

Le opportunità del Metaverso

Il dispositivo sarà in vendita dal 25 ottobre anche in Italia, al prezzo di 1.799,99 euro, è stato annunciato come un device con una potenza di calcolo tale da catturare il mondo reale con telecamere esterne e visualizzarlo all’interno del visore in tempo reale e a colori. Il nuovo visore e il modo in cui verrà accolto saranno un test chiave degli sforzi di Zuckerberg per orientare Meta verso la creazione di hardware di realtà virtuale e realtà aumentata destinati al Metaverso.

“Il Metaverso è una incredibile tecnologia che dà tante opportunità. Crediamo in questa visione, più persone e creator ci sono ora nella realtà virtuale e più marchi nel Metaverso, è il segno che il futuro non è così lontano. Noi ci siamo stati dall’inizio. A parte i giochi, sarà una esperienza sociale”, ha detto Mark Zuckerberg all’evento Connect, un anno dopo il cambio del nome da Facebook in Meta, per concentrare gli sforzi della società nel metaverso.

Il visore di Meta

Il visore Meta Quest Pro è dotato di sensori ad alta risoluzione, che promettono esperienze avanzate di realtà mista. Uno dei punti centrali del nuovo visore è il sistema di tracciamento degli occhi e delle espressioni naturali del viso, che permettono all’avatar nel Metaverso di rappresentare l’utente non in maniera statica, come avviene oggi per molte app di realtà virtuale, ma con un certo dinamismo nei movimenti del volto, sia durante le riunioni di lavoro che momenti di svago e divertimento. E’ rivolto in particolare a professionisti come architetti, ingegneri, costruttori, designer, creativi. Zuckerberg ha spiegato:

“Diventerà come tablet e computer portatili che usano ora le persone. Il Metaverso è un’incredibile tecnologia, sarà una nuova era del computing. Crediamo in questa visione, ora ci sono più persone e creator nella realtà virtuale e più marchi nel Metaverso, è il segno che il futuro non è così lontano. Noi ci siamo stati dall’inizio, sarà un’esperienza sociale”

Dopo la vision, Zuckerberg ha reso noto anche alcuni dati: un’app su 3, sullo store di Quest (quello dei visori), ottiene ricavi milionari; un totale di 33 app ha ottenuto ricavi oltre i 10 milioni di dollari, un aumento dalle 22 app, capaci di arrivare agli stessi risultati, rilevate a febbraio 2022, ed è raddoppiato il numero di app, dal 2021, con ricavi oltre i 5 milioni di dollari.

Cresce l’attesa per i conti di Meta

Cresce intanto l’attesa per i conti trimestrali, in calendario il prossimo 26 ottobre. Come è risultato da quella precedente, Meta è costretta a fare i conti con un aumento del 22% su base annua dei costi e delle spese per un totale di quasi 20,4 miliardi di dollari. La società ha anche registrato il suo primo calo dei ricavi in assoluto rispetto a un anno fa e ha previsto che le sue vendite sarebbero diminuite nuovamente, appunto, nel terzo trimestre.

Dietro la crisi, l’indebolimento della core business, ovvero la raccolta dati e la pubblicità, che sta perdendo smalto in parte per via delle  nuove normative per la privacy imposte da Apple sul tracciamento degli utenti dell’iPhone, in parte per via della concorrenza in particolare di TikTok, che sta attirando gli utenti più giovani.

Le difficoltà è che Meta che per la prima volta dalla sua fondazione, 18 anni fa, si appresta al primo taglio del personale. Ad annunciare la prossima ristrutturazione del social network è stato Mark Zuckerberg, che da tempo aveva preannunciato l’obiettivo di ridurre i costi di almeno il 10% in risposta alla crescita stagnante e all’intensa concorrenza. Il fondatore e il ceo del gruppo ha dunque fatto sapere che l’azienda congelerà le assunzioni e ristrutturerà alcuni team per ridurre le spese e riallineare le priorità, senza entrare nel dettaglio dei numeri.