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Il futures sul Dow scivola sotto i 10000 punti, colpa dei dati macro

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Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa hanno ampliato le loro flessioni, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere l’ennesimo avvio con il segno meno.

A peggiorare il quadro sull’azionario e’ stato il dato relativo agli ordini di beni durevoli, a luglio cresciuti molto meno delle attese. L’apporto della domanda di aeroplani non e’ stato sufficiente a sostenere il dato.

Dopo questa delusione, gli gli operatori torneranno a fare i conti con il settore immoboliare dopo la doccia fredda di ieri arrivata dalle vendite di case con contratti in corso, che nel mese di luglio sono crollate del 27.2%. Si e’ trattato di una flessione record su base mensile e di un risultato che si riporta sui minimi di 15 anni fa. Risultato che ieri aveva spinto gli indici testare i minimi delle ultime sette settimane , complici le preoccupazioni sul futuro del mercato immobiliare americano. Alle 16 sara’ la volta delle vendite di case nuove.

I mercati europei intanto si interrogano su nuovi rischi di recessione dopo la decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di tagliare il rating sul debito sovrano dell’Irlanda, portandolo da AA a AA-, con outlook negativo. Sempre ieri e’ arrivato il monito del premio nobel all’economia Stiglitz: l’Europa rischia una doppia recessione.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre, cedono lo 0.50% a $71.27. Il derivato con scadenza settembre dell’oro segna +0.27% a $1236.70. Sul fronte valutario l’euro iunverte rotta tornando a guadagnare lo 0.14% a quota $1.2645.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna un calo di 6.60 punti a 1043.20 (-0.63%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra un decremento di 13.75 punti a 1766 (-0.78%)

Il contratto sull’indice Dow Jones segna -55 punti a quota 9968 (-0.55%).