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Il downgrade di Fitch sull’Irlanda non frena la corsa dell’euro

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(WSI) –Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva ed in particolare sul tratto a medio e lungo termine. Restano pressoché stabili gli spread sui periferici ad eccezione dell’Irlanda che ha visto un rialzo a 421 pb da 410 dopo che l’agenzia di rating Fitch ha ridotto il rating a A+ da AA-. La decisione secondo Fitch riflette i costi superiori alle previsioni per la ricapitalizzazione del sistema bancario.

Il Fmi ieri ha rilasciato le nuove stime di crescita per il 2010 e 2011 che vedono un rialzo del Pil per l’intera area Euro per quest’anno (1,7% da 1%) e per il prossimo (1,5% da 1,3%). Per l’Italia invece sono state aumentate le stime per il 2010 all’1% da 0,9%, mentre sono state ridotte per il prossimo a 1% da 1,1%.

Sul fronte macro ieri sono stati pubblicati i dati sugli ordinativi tedeschi di agosto che hanno visto un rialzo guidato soprattutto dal buon andamento degli ordinativi all’interno dell’area Euro. Gli ordini dai paesi extra Emu invece hanno registrato un rallentamento e questo potrebbe essere attribuito al rafforzamento della valuta che ha ridotto la richiesta di beni tedeschi.

Oggi è attesa la riunione della Bce che non dovrebbe apportare modifiche ai tassi. L’attesa si focalizzerà soprattutto sulla conferenza stampa di Trichet che potrebbe dare indicazioni sulle operazioni di rifinanziamento del 2011 soprattutto dopo che alcuni membri hanno avanzato l’ipotesi di eliminare alcune misure straordinarie e dopo che alcune indiscrezioni hanno rilevato una spaccatura all’interno del board su questo tema.

Attesa anche la riunione della Boe in cui potrebbe essere segnalata la possibilità per i prossimi mesi di nuove misure di quantitative easing. Sul fronte delle aste oggi avremo emissioni in Spagna e Francia per 10,5-12,5 Mld€.

Negli Usa i tassi di mercato hanno chiuso in calo sia sulla parte a breve che su quella a lungo con lo spread 2-10 che è sceso in prossimità dei 200pb. I forti acquisti di bond sono iniziati dopo che il report Adp ha evidenziato nel mese di settembre un calo inaspettato di 39.000 posti di lavoro nel settore privato, alimentando sempre di più l’ipotesi di implementazione di un nuovo piano di “quantative easing” da parte della Fed.

Il Fmi ha rivisto al ribasso le stime sul Pil degli Stati Uniti sia per l’anno in corso sia per il 2011, portandole al 2,6% dal 3,3% e al 2,3% dal 2,9%, rispettivamente a causa della debolezza dei consumi. Questa sera inizia ufficialmente la stagione delle trimestrali con i risultati di Alcoa.

Valute: è proseguita anche ieri la fase di deprezzamento del dollaro vs euro con il cross che ha rotto quota 1,39 e in mattinata si è avvicinato alla soglia psicologica di 1,40, che rimane per oggi la resistenza principale. Primo supporto a 1,386, successivo a 1,38. L’euro continua ad apprezzarsi verso lo yen con il cross che si è avvicinato alla resistenza in area 115,50-116.

Lo yen resta in prossimità dei massimi verso dollaro collocandosi in prossimità del supporto in area 82. Il vice ministro delle finanze giapponese ha dichiarato che il paese non vuole uno yen più debole per diventare più competitivo commercialmente rispetto ad altri paesi, ma i loro interventi sono effettuati solo quando i movimenti sono estremamente volatili.

Materie Prime: la sessione di ieri è stata caratterizzata da un aumento del settore energetico ed in particolare del gas naturale (+3,26%) ed industriale con l’eccezione dell’alluminio che ha ceduto lo 0,7%. Il prezzo del greggio Wti si è portato sopra gli 83$/b beneficiando della debolezza del dollaro. Le scorte Usa di greggio sono salite ben oltre le attese nella settimana al primo ottobre (+3,09Mln barili). Forte calo per quelle di benzina (-2,65Mln) e distillati (-1,11Mln). Nuovo record per il prezzo dell’oro che in mattinata ha toccato i 1357 $/oncia. Tra i peggiore dell’indice Gsci vi è la soia (0,9%), lo zucchero (-0,84%) ed il caffè (-0,82%).

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