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I TITOLI CALDI

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LE NOSTRE RACCOMANDAZIONI

EUROPEAN RETAIL SECTOR NEUTRAL (invariato)

Dall’inizio dell’anno, l’indice DJ Stoxx Retail ha sovraperformato l’indice DJ Stoxx, riflettendo il carattere difensivo del retail rispetto ad altri settori. Negli ultimi mesi abbiamo ripetutamente sottolineato il rischio di un rallentamento delle vendite di articoli non alimentari nella maggior parte dei paesi europei.

Non abbiamo comunque previsto un calo della spesa dei consumatori. Il 2002 si sta rivelando un anno difficile per quanto riguarda i volumi (particolarmente nella prima metà dell’anno, a causa della base di confronto molto sfavorevole), il che obbliga tutti gli operatori a tagliare i costi di gestione.

Per questo motivo, è fondamentale essere molto selettivi. Siamo convinti che una revisione delle raccomandazioni su numerose società potrà esserci soltanto dopo una migliore visibilità della ripresa economica.

EUROPEAN ENERGY SECTOR NEUTRAL (invariato)

· Le maggiori compagnie petrolifere europee hanno iniziato ad annunciare i risultati del secondo trimestre a partire dal 30 luglio.
· La situazione è migliorata nel secondo trimestre grazie ad una media del prezzo del petrolio superiore a USD 25/b (vs. USD 21/b nel 1T 2002) e ai margini di raffinazione, che, sebbene ancora su livelli bassi, sono in ripresa, dopo aver toccato il minimo degli ultimi 10 anni nel primo trimestre 2002.
· A livello di sistema, prevediamo risultati operativi del 2T, per le maggiori compagnie petrolifere europee in rialzo del 18% dai minimi del 1T. BP e Royal Dutch/Shell dovrebbero evidenziare i maggiori rialzi.
· Secondo le nostre stime, i risultati operativi complessivi nel 2T 2002 dovrebbero tuttavia essere ancora del 25% al di sotto dei livelli del 2T 2001. TotalFinaElf e ENI evidenziano la maggiore capacità di recupero.
· I nostri titoli preferiti del settore sono TotalFinaElf (Buy) e Repsol YPF (Accumulate), la cui attuale valutazione di mercato attribuisce una valutazione agli asset argentini vicina allo zero. Royal Dutch Petroleum (Accumulate) ha registrato un forte calo in seguito all’uscita dall’indice S&P 500. Riteniamo che quest’ultimo rappresenti un’ottima opportunità d’investimento una volta finiti gli aggiustamenti di portafoglio dei fondi indicizzati.

ENI (€14,88)

Risultato netto consolidato pari a EUR 2.261m (-36% Y/Y). Al netto dei componenti straordinari positivi del 1S 2001 e delle minorities relative a SRG che impattano per la prima volta nel semestre 2002 (Eur 199m), l’utile sarebbe stato di Eur 2,671m (-15%). La produzione giornaliera di idrocarburi è aumentata del 6,5%, raggiungendo i 1.455 milioni di barili. L’indebitamento netto è diminuito di EUR 1.604m, a EUR 8,5bn, per fattori stagionali, anche se entro fine anno dovrebbe riportarsi sugli stessi livelli di fine 2001 (EUR 10,5bn). Prosegue il processo di miglioramento dell’efficienza, con risparmi di costi per EUR 230m.

Il risultato operativo semestrale (EUR 4.575m) è stato leggermente inferiore alle nostre attese (EUR 4.635m). Lo scarto è principalmente dovuto al risultato di EUR 2.515m dell’area produzione vs. EUR 2.592 delle ns. stime. Manteniamo giudizio HOLD.

ITALGAS (€9,78)

I risultati del 2T ’02 sono in linea con le nostre stime. L’EBITDA si è attestato a EUR 150m vs. nostra stima di EUR 141m. Su base pro-forma, eliminando gli aggiustamenti connessi alla legge 237/00, pari a EUR 110m, l’EBITDA nel 2T 2002 sarebbe EUR 40m, ovvero di EUR 20m inferiore al 2T 2001. Questo è principalmente dovuto al calo dei volumi di vendita in tutti i paesi: -2,7% in Italia, -9% in Europa, -6% in Argentina.

Comunque, considerando l’intero primo semestre 2002, i volumi di gas venduti hanno avuto una crescita complessiva del 1,9% Y/Y, di cui il +4,7% in Italia (+212m cm) è stato solo parzialmente compensato dal calo in Europa (-33m cm o -2%) e Argentina (-44m cm or –5%). L’utile netto è stato influenzato dalla svalutazione degli asset in Argentina per EUR 30m, dalla plusvalenza relativa alla vendita della partecipazione in Eni Portugal (EUR 29m), e dalla svalutazione della partecipazione (7%) in Blu (EUR 24m).

Secondo il modello di somma-delle-parti, all’attuale prezzo di mercato rimane un upside potenziale del 10-15%. Confermiamo la nostra raccomandazione ADD.

SNAM RETE GAS (€2,87)

Il fatturato (EUR 889m) e l’utile netto (EUR 226m) del primo semestre sono in linea con le nostre attese. Volumi di gas nel primo semestre in crescita secondo le attese (+9% Y/Y).

Decisamente superiore alle nostre attese la riduzione del costo del lavoro a EUR 20m nel 2T vs. nostra stima di EUR 28m. Il Cd’A ha deciso di continuare a pagare la tassa ambientale imposta dalla regione Sicilia in attesa di un giudizio di legittimità sulla stessa e si prepara a fare ricorso al TAR della Lombardia per ottenere il trasferimento immediato in tariffa del tributo.

Si ricorda in proposito che l’Authority aveva già deliberato che, in caso di riconoscimento della legittimità del tributo, la tassa sarebbe stata trasferita in tariffa con effetto retroattivo.

Confermiamo la nostra raccomandazione ADD con un target price di Eur 3,4 per azione, comprensivo della valorizzazione dei benefici fiscali da ammortamenti anticipati.

SAIPEM (€6,55)

I ricavi semestrali sono aumentati dell’80% Y/Y a EUR 1.324m, grazie alla messa in opera del progetto Blu Stream (la divisione Costruzioni Mare ha fatturato EUR 847m vs. 414m nel 1S ’01) confermando il trend positivo del primo trimestre (+82% vs. 1T 2001). L’utile operativo è cresciuto nel primo semestre dell’85% Y/Y a EUR 170m (EUR 92m nel 1S ‘01) e l’utile netto ha raggiunto EUR 112m, con un incremento del 104% Y/Y (EUR 55m nel 1S ‘01). Nel primo semestre la società ha acquisito ordini per EUR 1.769m (nello stesso periodo dell’anno scorso erano stati acquisiti ordini per EUR 1.181m). Inoltre, in seguito all’acquisizione del 50% rimanente di Europe Marine Contractors, il backlog è aumentato di ulteriori EUR 96m.

Manteniamo la nostra visione positiva sul titolo (raccomandazione ADD) con un target price di EUR 8 per azione, comprensivo della valorizzazione delle sinergie con Bouygues Offshore (circa EUR 0,5-1 per azione).

FIAT (€10,46)

I risultati del 2T di Fiat sono stati in linea con la parte bassa del consensus e leggermente inferiori alle nostre stime in termini di Ebit. Sebbene ci sia stato nel 2T un miglioramento dei risultati rispetto al 1T, sia a livello consolidato che divisionale, è opportuno essere molto prudenti sul secondo semestre 2002.
Secondo le nuove linee guida annunciate dal management, abbiamo ridotto le nostre stime sul 2002.

In particolare, assumiamo:
1) un Ebit consolidato di circa EUR -480m, e non in pareggio come da precedente target (la nostra stima prima dell’annuncio dei risultati del 2T era EUR -205m);
2) a livello di Fiat Auto, l’Ebit dovrebbe essere di circa EUR –1.200m, e non EUR -550m come nel precedente target del management (la nostra stima prima dell’annuncio dei risultati del 2T era EUR -800m).

Dopo i risultati del 2T e le nuove linee guida date dal management Fiat , che ci hanno indotti a ridurre le nostre stime per il 2002 e 2003, crediamo che non ci sia ancora alcun potenziale rialzista sul titolo nel breve termine. Allo stesso tempo, dobbiamo riconoscere che ai prezzi correnti il titolo Fiat è trattato ad un livello molto basso.

Confermiamo pertanto la nostra precedente raccomandazione HOLD, fissando un target price di EUR 13,4 per azione, valido nell’ipotesi di graduale recupero della divisione auto e di riduzione del debito in linea con il piano imposto dalle banche.