Società

I NUMERI

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(WSI) –
Come tutti sanno, numeri sono essenziali nella vita di tutti noi. Eppure oggi si sta diffondendo una nuova tendenza: sostenere l´esatto contrario di quello che dicono le cifre. Il presidente della Confcommercio, Sangalli, ieri ha parlato per esempio di una «overdose fiscale» che affligge la sua categoria, prescindendo ostentatamente da quei numeri che rivelano quanto dichiarano al fisco le agenzie di viaggio (141 euro al mese), gli istituti di bellezza (300 euro) e i negozi di abbigliamento (416 euro) e soprattutto dai numeri dell´evasione fiscale (100 miliardi di euro l´anno).

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Non è un caso isolato. Il segretario della Cgil, Epifani, quando ha sentito il ministro Padoa-Schioppa che indicava la cifra disponibile per ammorbidire lo scalone, ha annunciato arcigno: «Noi non trattiamo con la calcolatrice: dietro i numeri ci sono le persone» (argomento che tornerà buono, al prossimo convegno, al presidente dei commercianti). Se è così che va l´Italia, oggi, non si capisce perché ai poveri maturandi dei licei scientifici ieri sia stata inflitta una inutile e ormai superflua prova di trigonometria, invece di assegnare loro un secondo tema, magari su una citazione di Ludwig Wittgenstein: «I numeri non sono fondamentali per la matematica».

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