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I MERCATI RESTANO ANCORA POCO INCORAGGIANTI

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Le prospettive dei mercati finanziari rimangono ancora incerte a causa dei seguenti motivi:

  • Uno dei principali avvenimenti di questa settimana sara’ l’aggiornamento di meta’ trimestre di Nokia (NOK – Nyse). Dopo il warning su profitti e fatturato lanciato venerdi’ scorso da RF Microdevices (uno dei principali fornitori del colosso finlandese), restiamo pessimisti sulla possibilita’ di vedere una ripresa, perfino nel breve termine, di questo titolo rispetto a quelli dell’intero settore.
  • Le vendite al dettaglio della Germania (escluso automobili), pubblicate questa mattina, mostrano un calo del 2,2%. Per lo stesso dato degli Stati Uniti, che sara’ pubblicato giovedi’, e’ atteso un calo soltanto dello 0,2% .
  • Il dato sull’occupazione degli Stati Uniti si e’ rivelato positivo solo ad una prima occhiata. Dopo averlo analizzato a fondo lo stesso analista ha evidenziato che la crescita nel numero di occupati e l’aumento delle retribuzioni orarie sono assolutamente insufficienti. Nonostante il tasso di disoccupazione sia pari al 5,8%, contro le previsioni del 6,1%, nel complesso i dati sul mercato del lavoro non sono soddisfacenti.
  • Secondo le previsioni degli analisti, la crescita dell’economia USA per il secondo semestre e’ attesa al 2,9%, molto inferiore rispetto al 5,6 dei primi tre mesi dell’anno.
  • Critica e’ anche la situazione in Germania. Le compagnie di assicurazione tedesche stanno affrontando una crescente pressione a ridurre la componente equity in portafoglio al fine di evitare tagli di profitto nelle polizze vita.
  • Il flusso di denaro nei fondi di investimento in Germania e’ stato ridotto a 2,9 miliardi di Euro nel primo trimestre dell’anno, livello che rappresenta il 10% dei flussi registrati nello stesso trimestre dello scorso anno.
  • Secondo alcune indiscrezioni, il commissario all’energia della Commissione Europea Loyola De Palacio sta considerando di togliere alle utilities le riserva di cassa accantonate per il futuro smantellamento delle centrali nucleari. Le societa’ energetiche tedesche E.On e RWE da sole hanno gia’ accumulato 40 miliardi di Euro di riserve per l’ammodernamento delle centrali dell’est europeo, come in Lituania. Nel caso il piano del commissario dovesse concretizzarsi, i fondi accantonati verrebbero restituiti alle societa’ di utilities tedesche nel momento in cui queste cominceranno lo smantellamento delle loro centrali nucleari; le societa’, quindi, perderebbero gli interessi nel frattempo matturati. Questa situazione puo’ realmente sollevare notevoli problemi.

*Dieter Bohlens e’ capo analista della trading room presso la sede centrale della Hamburgische Landesbank di Amburgo (Germania).