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HOLDING: CON RIFORMA FISCALE CRESCE IL NAV

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La riforma del sistema fiscale italiano dovrebbe, secondo SG, favorire le holding come HDP, Cir, Ifi, Italmobiliare, Pirelli & C..

Queste holding, che potrebbero veder aumentare il proprio Nav (Net asset value) in media del 10%, dovrebbero essere i maggiori beneficiari del nuovo regime fiscale.

La riforma prevede l’abolizione delle imposte sul capital gain realizzato dalla cessione di investimenti a lungo termine.

Gli analisti di SG ricordano che in base alla precedente normativa le plusvalenze derivate dalla vendita di investimenti a lungo termine erano soggette a una tassazione del 36% o, in casi eccezionali, del 19%, ma solo per investimenti in società controllate o associate detenuti per oltre tre anni.

Molte holding possono contare su potenziali capital gain sui propri investimenti, ma preferiscono tenerli congelati per evitare la tassazione.

Con la riforma, secondo SG, dovrebbe essere più appetibile scongelare le partecipazioni incrociate e gli investimenti storici.

Inoltre, come detto all’inizio, dal momento che gli investitori solitamente considerano il Nav al netto di potenziali imposte sul capital gain, l’eliminazione di tali tasse dovrebbe, in media, accrescere il Nav.

In particolare, SG prevede un aumento del Nav del 16% per Hdp e del 15% per Cir, del 13% per Italmobiliare e per Ifi, dell’11% per Pirellina e del 4% per Ifil.