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HIGH TECH AL SERVIZIO DELLA DIFESA AMERICANA

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“La tecnologia al servizio della sicurezza” e’ questo il nuovo diktat che vige in America dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre.

Infatti, negli ultimi giorni sono stati implementati nuovi software che permettono la ricognizione di elementi sospetti negli aeroporti e nelle ambasciate americane.

Il sistema e’ molto ingegnoso e consiste in videocamere, installate sui tetti, capaci di individuare chiunque si trovi di fronte alle ambasciate americane.

Nell’arco di pochi minuti, dopo aver ricevuto l’immagine, il computer dell’ambasciata ricostruisce l’identita’ del soggetto, comparandola poi con quelle di 1.000 terroristi schedati.

L’eventuale campanello d’allarme indica che esiste l’80% di possibilita’ che l’immagine corrisponda a quella di un terrorista conosciuto.

La necessita’ di proteggere i target da eventuali attacchi terroristici, dunque, ha portato allo sviluppo di un progetto denominato Human ID, del valore di $50 milioni, messo a punto dalla Darpa (Agenzia di progetti di ricerca avanzata per la difesa).

In un momento difficile per tutto il comparto high-tech, l’implementazione di nuovi dispositivi elettronici, funzionali alle nuove esigenze di sicurezza, potrebbe ridare fiato a molte imprese appartenenti al settore. Tra queste merita di essere menzionata Visionics Corporation (VSNX – Nasdaq).

Lo scorso anno le vendite dei sistemi di ricognizione hanno raggiunto il valore di $10 milioni. Ma e’ solo l’inizio. Saranno infatti sempre di piu’ le imprese che dovranno rispondere alle nuove richieste di sicurezza con il lancio di prodotti sempre piu’ sofisticati.

Lo stesso governo israeliano ha richiesto nuove misure preposte all’identificazione dei palestinesi che penetrano i territori ogni giorno. E la richiesta ha portato le quotazioni di Visionics a salire del 143% nell’arco di una sola settimana.

E’ l’inizio di un nuovo business capace di restituire finalmente lustro al comparto tanto bastonato dell’high-tech?

Forse e’ ancora presto per dirlo. Ma una cosa e’ certa: si tratta di dispositivi che coniugano la precisione della tecnologia con l’esigenza di tutelare l’incolumita’ di stati interi. Il mercato, dunque, non dimentichera’ di tener conto di questo fattore.

La pensa cosi’ lo stesso Joseph Atick, amministratore delegato della societa’ Visionics, che sottolinea l’importanza strategica dei nuovi dispositivi.

Atick, infatti, asserisce che in questo modo sara’ molto difficile per i terroristi mettere a punto nuovi attacchi, dal momento che, grazie all’installazione di sistemi capaci di identificarli, ci sara’ una possibilita’ di circa il 50%-80% che essi vengano catturati tempestivamente.