La Russia attacca l’Ucraina. Fino alla scorsa settimana quasi tutti gli analisti concordavano sul fatto che Vladimir Putin non sarebbe entrato con le proprie truppe in Ucraina e invece, dopo aver riconosciuto ufficialmente la Repubblica di Donetsk e di Luhansk, ha prima mosso il suo esercito nella regione del Donbass, poi ha iniziato un attacco alle postazioni militari Ucraine su più fronti.
In Italia le reazioni politiche non si sono fatte attendere con una dura presa di posizione di tutti i partiti e del governo contro l’attacco delle forze russe. E il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per oggi, 24 febbraio 2022, alle ore 16.30. Lo comunica con una nota del Quirinale.
Il Consiglio supremo di difesa: cos’è e chi ne fa parte
E’ l’articolo 87 della Carta Costituzionale a prevedere l’istituzione del Consiglio supremo di difesa, un organo di rilevanza costituzionale preposto all’esame dei problemi generali politici e tecnici attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale. Il comma 9 del suddetto articolo recita testualmente che il presidente della Repubblica:
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
Il Consiglio supremo di difesa è stato istituito con la legge 28 luglio 1950, n. 624 (la norma ora abrogata è stata ricompresa, senza modifiche, nel Codice dell’Ordinamento Militare – Decreto Legislativo del 15 marzo 2010, n. 66), e successivamente disciplinato nelle sue modalità organizzative e funzionali attraverso specifiche norme.
Al Presidente della Repubblica competono la convocazione del Consiglio, la definizione dell’ordine del giorno e la presidenza delle sedute.
Il Consiglio supremo di difesa viene convocato dal Presidente della Repubblica almeno due volte l’anno, con un ordine del giorno che tiene conto anche delle indicazioni fornite dall’organo stesso ovvero dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Notizia della convocazione di una riunione e del relativo ordine del giorno è diffusa con apposito comunicato stampa della Presidenza della Repubblica. Gli esiti dei lavori del Consiglio sono riportati nei verbali delle riunioni, riservati ai suoi componenti, che includono anche gli eventuali documenti esaminati. Alla preparazione delle attività, al collegamento con gli staff dei vari dicasteri interessati ai lavori, alla elaborazione del verbale di riunione ed all’attuazione delle delibere è preposto il Segretario del Consiglio supremo di difesa, nominato dal Consiglio medesimo su proposta del Presidente della Repubblica, d’intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri. Per assolvere ai suoi compiti, egli si avvale della Segreteria del Consiglio supremo di difesa, che costituisce struttura del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica.
Il Consiglio è presieduto dal Capo dello Stato ed è composto da:
- il Presidente del Consiglio dei ministri
- ministro per gli affari esteri
- ministro dell’interno
- ministro dell’economia e delle finanze,
- ministro della difesa
- ministro dello sviluppo economico
- il Capo di stato maggiore della difesa.
Partecipano per prassi alle riunioni del Consiglio il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica ed il Segretario del Consiglio supremo di difesa.
A seconda delle circostanze e della materia trattata, come si legge sul sito del Quirinale, essere chiamati a prendere parte alle riunioni anche altri ministri, i Capi di stato maggiore di Forza armata, il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il Presidente del Consiglio di Stato, nonché ulteriori soggetti e personalità in possesso di particolari competenze in campo scientifico, industriale ed economico ed esperti in problemi militari.
Le funzioni
Il Consiglio supremo di difesa è il principale strumento attraverso il quale il Capo dello Stato acquisisce circostanziate conoscenze degli orientamenti del Governo in materia di sicurezza e difesa, per poter svolgere adeguatamente il complesso ruolo di equilibrio e garanzia attribuitogli dalla Costituzione.
Più in generale, il Consiglio costituisce sede istituzionale permanente per la discussione e l’approfondimento multidisciplinare delle problematiche relative alla sicurezza ed alla difesa.
Le attività condotte nel suo ambito e quelle che da esse conseguono concorrono a porre i suoi componenti nelle condizioni di esercitare, in maniera sinergica rispetto a linee d’azione condivise, i rispettivi ruoli istituzionali, sia in rapporto alla propria specifica area di competenza sia a supporto di quella di ciascuno degli altri.
In altri termini, il Consiglio supremo di difesa è strumento di dialogo e di confronto preventivo tra i responsabili dell’indirizzo politico in materia di difesa nazionale: attraverso esso i suoi componenti possono concorrere a definire criteri per il migliore esercizio delle rispettive singole competenze.
Le truppe italiane sul campo in questo momento
In questo momento l’Italia non è coinvolta direttamente nel conflitto ma in base agli accordi Nato ci sono mezzi e soldati italiani schierati nell’Est Europa. Da tempo il nostro Paese si è attivato impegnando le proprie forze armate in operazioni nei Paesi Baltici, in particolare in Lettonia, e in Romania, oltre alla presenza navale della Marina Militare tra Mediterraneo orientale e Mar Nero.
Quattro caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare sono schierati in Romania a difesa di quello spazio aereo mentre in Lettoria c’è un contingente di circa 250 soldati a difesa dei confini con la Russia.
Molto attiva in queste settimane anche la base dell’aeronautica militare di Sigonella in Sicilia dalla quale partono i droni americani che stanno sorvolando gli spazi aerei per monitorare gli spostamenti delle truppe russe ai confini dell’Europa.